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Metalmeccanici. Benaglia (Fim Cisl) :”Acciaierie D’Italia. Governo forzi la mano con il socio ArcelorMittal”

“Il governo non deve mettere i soldi per perdere tempo, ma affrontare definitivamente il fututo di Acciaierie D’Italia con un partner credibile.” Così il segretario generale FIM CISL Roberto Benaglia intervistato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno sulla vertenza ex-Ilva. 

E’ importante – dice Benaglia –  che la presidenza del Consiglio si stia occupando della vertenza, attendiamo di essere convocati ma precisa: “l’incontro non ci interessa tanto per farlo ma che diventi produttivo e diventi un punto di svolta per pilotarer Acciaierie D’Italia verso un futuro certo.”

“Sappiamo – precisa – che il governo ha in mano una partita difficile in questo momento, ma deve agire in due direzioni: salavare e dare una prospettiva all’ex-Ilva e forzare la mano col socio privato”.

“La possibilità di un nuovo patto con ArcelorMittal che veda lo Stato  metterci i soldi e i Mittal non mettere nulla e stiamo parlando del più grande gruppo privato mondiale dell’acciaio, per noi è incredibile.”Sull’occupazione Benaglia è chiaro: “L’occupazione dovrà essere unpunto di garanzia molto forte”.

E per quanto riguarda la decarbonizzazione dice: per il processo di produzione con forni elettrici e preridotto ci vorranno anni, “quindi non possiamo spegnere gli impianti pensando che si riaccendano magicamente con la decarbonizzazione. La fabbrica deve lavorare di più, anche perché il mercato c’è”. Riteniamo “che in questa fase lo Stato  debba essere fondamentale  non solo come garante ma anche essere presente nel gruppo, anche perché ci sono molte risorse pubbliche e fondi europei che lo Stato deve mettere a disposizione per la decarboniccazione.”

Per quanto riguarda i lavoratori dell’appalto il Segretario FIM precisa:“sono quelli che stanno già pagando con mancati pagamenti degli stipendi e addirittura la fine degli ammortizzatori sociali e i licenziamenti”, mentre i lavoratori in AS da 5 anni sono abbandonati a se stessi. “Non basta dire: avete la cassa integrazione”, e conclude: “per la siderurgia italiana rinunciare oggi ad Acciaierie D’Italia sarebbe veramente una retrocessione in Serie B di tutta l’industria italiana.”

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