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Metalmeccanici. Ex-Ilva: presentato Piano necessario ad ottenere prestito Ue indispensabile alla sopravvivenza del Gruppo  

Pubblicato il 29 Apr, 2024

“Si è da poco concluso a Roma a Palazzo Chigi il vertice su Acciaierie D’Italia, tra le organizzazioni sindacali e il Governo rappresentato dal ministro Adolfo Urso del MIMIT dal ministro delle politiche del Lavoro Marina Calderone e dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti (in video collegamento ) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i  commissari straordinari di Acciaierie D’Italia”. E’ quanto si legge nella dichiarazione del Segretario generale FIM CISL Ferdinando Uliano e del Segretario nazionale FIM CISL Valerio D’Alò

“I Commissari hanno illustrato la situazione sullo stato degli impianti dopo i rilievi effettuati in questi mesi, evidenziando una situazione più grave del previsto, con oltre 1000 interventi tra messa insicurezza e manutenzione da effettuarsi. L’80% degli interventi è destinato al siderurgico tarantino. I rilievi e gli interventi, sono necessari per poter produrre in condizioni di massima sicurezza. Il piano presentato dai Commissari è funzionale a costruire le garanzie per la restituzione del prestito ponte di 320 mln – indispensabile – per costruire le pre-condizioni necessarie alla sopravvivenza dell’impianto tarantino. Il Governo proprio in funzione di ciò – ha dichiarato attraverso il Ministro Urso, la messa a disposizione di 150 mln di euro funzionali a tenere in attività il siderurgico in attesa del prestito ponte Ue.  

Il Piano presentato inoltre, prevede un intervento sull’altoforno 4 (Afo4), già nelle prossime settimane, al fine di sfruttarne la piena capacità produttiva, nel mentre ci saranno interventi per riattivare la produzione su Afo2 ed entro il primo trimestre del 2025 la ripartenza di Afo1.

Questo per raggiungere un tonnellaggio pari a 6 mln entro fine 2025. Il raggiungimento di questi volumi produttivi consentirebbe la restituzione di una parte del prestito ponte a partire dal 2027.

Nel piano inoltre gli investimenti su due altoforni elettrici, alimentati con il pre-ridotto, dovrebbero partire nel primo semestre 2025 e terminare il primo semestre 2027 e subito dopo la messa in marcia degli stessi. Il Governo ci ha anche comunicato che nelle prossime settimane ha in programma incontri con soggetti imprenditoriali interessati.

Da quanto emerso oggi, il Piano presentato è costruito per garantire la sopravvivenza del Gruppo ex-Ilva, si basa esclusivamente sulla necessità di riattivare gli attuali altoforni in piena sicurezza e in grado di poter sviluppare quei volumi produttivi necessari per creare la liquidità utile alla restituzione del finanziamento Ue. Come FIM abbiamo ribadito la necessità di approfondire nel dettaglio il piano presentato nelle prossime settimane, oltre che consentire alle parti sindacali un confronto nei prossimi mesi al fine di presentare un programma industriale di sviluppo del futuro gruppo siderurgico, anche dopo l’ingresso di nuovi soggetti imprenditoriali, in grado di garantire livelli occupazionali e volumi produttivi al pari di quanto conseguito nei momenti migliori e nelle condizioni di maggiore sostenibilità ambientale”.

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