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Pari opportunità: svolto a Roma l’incontro Fai-Cisl “Le parole che fanno male”. Rota: “2024 dedicato alle lavoratrici di agroalimentare e ambiente”. Buonaguro: “In piazza con la Cisl anche per una Manovra più a misura di donna”

“Il linguaggio può aiutare il cambiamento culturale per cancellare stereotipi di genere e migliorare la qualità di vita di tutte e tutti, non dobbiamo mai sottovalutare il potere delle parole e quello che possono fare in termini di prevenzione, anche nei luoghi di lavoro, che sono quelli che frequentiamo per la maggior parte del nostro tempo”.
Lo ha detto la Segretaria nazionale della Fai-Cisl Raffaella Buonaguro intervenendo a Roma all’incontro “Le parole che fanno male. Il linguaggio come prima prevenzione”, voluto dal Coordinamento Pari Opportunità Fai-Cisl e Terra Viva in vista della Giornata Internazionale per il contrasto alla violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre. L’incontro, moderato dalla giornalista Sara Salin, si è aperto con un commosso ricordo di Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime di violenza. “Ma la violenza – ha detto Buonaguro – non è solo fisica, spesso si cela dietro comportamenti discriminatori, ricatti psicologici, disparità di trattamento salariale. C’è bisogno di trasformare un sistema che non aiuta alla parità di genere, e questo sabato saremo in piazza con la Cisl anche per chiedere miglioramenti nella manovra economica del Governo, che deve essere più a misura di donna: ci sono cose positive, come i bonus asilo nido, gli indennizzi per i congedi parentali, il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, o l’investimento sui congedi per la genitorialità come da proposta Cisl, ma chiediamo specifici incentivi alla contrattazione di secondo livello per la conciliazione vita-lavoro e di estendere i congedi per la genitorialità. Bisogna potenziare inoltre l’Assegno Unico e l’Assegno per coloro che hanno Isee più contenuti, intervenire sull’aumento dell’Iva per latte in polvere e prodotti per l’igiene intima femminile e, infine, ridurre l’età ed eliminare le condizioni che limitano l’accesso a Opzione donna”.
All’incontro sono intervenuti anche la Segretaria nazionale della Cisl Daniela Fumarola, l’On. Martina Semenzato, Fabio Roia, Presidente f.f. del Tribunale di Milano, Barbara Melegari, Direttrice dello stabilimento Barilla di Melfi, Roberta Candileno, responsabile risorse umane di Mondelez Italia, l’imprenditrice agricola Laura Cenni, Giorgia Ortu La Barbera della Fondazione Libellula e, in collegamento dalla Fai-Cisl Milano, le volontarie dell’associazione Cerchi d’Acqua.
Ha concluso i lavori il Segretario generale della Fai-Cisl nazionale Onofrio Rota, che ha evidenziato come “tutti i contratti rinnovati nei settori di competenza, sia di primo che secondo livello, contengono precisi riferimenti al contrasto delle molestie nei luoghi di lavoro ma anche enormi passi in avanti nell’implementazione della conciliazione vita-lavoro, un fronte importante per realizzare la condivisione dei carichi familiari, delle responsabilità genitoriali, del lavoro di cura”. Parlando delle sfide future del sindacato, Rota ha annunciato che “dopo aver dedicato il 2023 alla sicurezza e salute sul lavoro, con la campagna Fai più sicurezza, la Federazione dedicherà il 2024 alle lavoratrici dell’agroalimentare e ambiente, con approfondimenti sulle loro tutele, i loro bisogni, l’implementazione di tutti gli strumenti per contrastare discriminazioni e violenze”. “Oltre alle parole che fanno male – ha concluso il leader della Fai-Cisl – dobbiamo concentrarci sulle parole che fanno bene: partecipazione, inclusione, rispetto, emancipazione, parità, dignità della persona, sono tutte parole che esprimono le nostre priorità e il nostro vocabolario per la giustizia sociale”.

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