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Sanità. Emergenza – urgenza: Cisl Medici condivide iniziativa Fnomceo

Pubblicato il 25 Giu, 2019

Roma, 25 giugno 2019 – Il Dott. Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO, nell’appoggiare le istanze esposte da Federconsumatori, rimarca che, in un settore così particolare quale quello dell’emergenza urgenza, si debba ricercare la massima competenza professionale degli operatori tutti più che puntare solo su “recuperi contabili” sui costi.
La Federazione Cisl Medici condivide il pensiero del Dott. Filippo Anelli circa la necessità che un soccorso avanzato debba prevedere la presenza di medico ed infermiere che, con le loro integrate e sinergiche competenze, possano esprimere la massima assistenza al cittadino che necessita di intervento in condizioni di emergenza
I cittadini cominciano ad avere seria preoccupazione che venga a mancare il diritto alla cura sancito dalla Costituzione e la Federazione CISL Medici si unisce al Presidente della FNOMCeO e amico Filippo Anelli nell’appoggiare queste istanze.
La riduzione dei servizi di emergenza-urgenza mina gravemente la salute del SSN, dato che questo sistema, caratterizzato da componenti sia territoriali sia ospedaliere, rappresenta il fulcro tra Ospedale e Territorio ed è la potenziale soluzione per quella sinergia che tanto si auspica da anni.
Non dimentichiamo che il 118 è nato per fornire un supporto vitale in situazioni di criticità anche nelle zone più disagiate, dove la presenza di piccoli e costosi Ospedali di quartiere è stata progressivamente azzerata. Nella nota del Presidente Federconsumatori viene analizzato il problema in maniera esaustiva e vogliamo sottolineare che nel Sistema dell’emergenza-urgenza sono indispensabili la tempestività e la organizzazione: qualsiasi intoppo nel percorso può provocare non solo un esito infausto, ma anche problemi di disabilità, che inevitabilmente si ripercuotono non solo sul cittadino leso, ma sulla società.
Il numero unico 112 attualmente, non avendo una struttura organizzativa adeguata in molte Regioni, causa spesso ritardi nei soccorsi e le ambulanze non medicalizzate, già sperimentate in alcune Regioni, sono risultate insufficienti ai fabbisogni di cura, non consentendo un percorso diagnostico-terapeutico pre-ospedaliero.
Ben venga, quindi, la proposta di Filippo Anelli di promuovere un tavolo per poter affrontare con competenze tutte le problematiche circa l’emergenza urgenza anche al fine di rendere omogenea, nei vari territori del nostro paese, la risposta ai bisogni dei cittadini italiani.
Siamo convinti che un confronto tra Istituzioni e Professionisti del settore potrebbe essere produttivo, chiediamo quindi di poter mettere a disposizione anche le nostre competenze e la esperienza confederale che ci consente una visione comprensiva delle esigenze dei cittadini.

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