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Somministrati autonomi atipici. Cisl: “Manifestazione nazionale unitaria a sostegno degli operatori dello spettacolo viaggiante”

Pubblicato il 21 Ott, 2020



Roma, 21 ottobre 2020. Lo SNISV FeLSA CISL, sindacato che rappresenta 300 famiglie che lavorano nel settore, è tra i promotori dell’iniziativa insieme ad altre 7 associazioni di categoria.
L’iniziativa che raccoglie circa 20.000 famiglie sul territorio nazionale, senza considerare l’indotto del settore che complessivamente coinvolge 60.000 lavoratori.
Tutte queste persone vivono oggi una drammatica situazione di precarietà: prima le chiusure imposte dal lockdown della prima parte dell’anno, a causa dell’esplosione dell’emergenza epidemiologica, ora le continue ordinanze arbitrarie dei sindaci che hanno impedito in questi mesi la ripresa delle attività.
La categoria è ormai allo stremo – dichiara il Segretario Generale dello SNISV Vicenzo La Scala – noi vogliamo lavorare in totale sicurezza, nel rispetto delle norme per salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri utenti, famiglie e bambini.
Lo spettacolo viaggiante non può continuare in questa situazione, merita attenzione e rispetto. Abbiamo sempre rispettato i protocolli di sicurezza, confermati dall’assenza di focolai e casi di contagio: il numero obbligatorio di posti a sedere e la fruizione statica delle attrazioni, oltre all’orario di svolgimento pomeridiano e all’aria aperta, sono elementi di garanzia delle nostre attività.
Pertanto al governo chiediamo:

che venga tutelato il diritto al lavoro della nostra categoria su tutto il territorio nazionale;


che vengano confermate le ordinanze di apertura emesse dalla conferenza Stato Regioni e successivamente dei Governatori di Regione;


che qualora stante il perdurare e l’eventuale aggravarsi della situazione epidemiologica gli operatori dello spettacolo viaggiante possano ricevere adeguati aiuti economici per il sostegno delle attività e delle famiglie che lavorano nel settore;


che venga tutelato il nostro diritto di sosta abitativo, in quanto le nostre attività fungono anche da abitazioni, oltre alla possibilità per i nostri figli di continuare a frequentare ordinariamente i percorsi scolastici;


che venga aggiornata e resa obbligatoria l’applicazione della legge 337/1968, a garanzia e tutela di tutto il settore dello spettacolo viaggiante.

Chiediamo – conclude La Scala – che sia tutelato il nostro lavoro, mettendoci laddove possibile, nelle condizioni di lavorare in totale sicurezza, ma qualora ciò non fosse realizzabile, ricevere adeguati e reali sostegni economici a tutto il settore.

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