1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Categorie ed Enti CISL
  6. /
  7. Termini Imerese. Stop concordato,...

Termini Imerese. Stop concordato, si apre la fase di cessione. Entro 24 mesi serve una soluzione industriale, Governo e Invitalia devono agire in maniera diversa rispetto al passato

Pubblicato il 9 Set, 2021

Nella giornata di oggi si è svolto in presenza presso Il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro per il gruppo Blutec. Il MiSE ci ha comunicato ufficialmente l’interruzione del concordato e l’incarico all’amministrazione straordinaria di procedere alla presentazione di un programma di cessione per tutte le realtà di Blutec e Ingegneria Italia. Le otto proposte di interesse che sono state presentate nell’ultimo Bando, che riguardavano l’unità di Termini Imerese, sono state giudicate non idonee a soddisfare i requisiti necessari sia dal punto di vista finanziaria, industriale e occupazionale. La situazione che si prospetterà nel breve è la cessione del ramo Metal (Atessa), per il quale c’è già un una realtà imprenditoriale che risponde ai requisiti industriali e di salvaguardia occupazionale. Invece per i rami di Chemical, Lighting ed Engineering per il momento ci sono state alcune manifestazioni di interesse e procederanno con i bandi.

Come Fim-Cisl abbiamo ribadito l’importanza per queste realtà di concludere positivamente le operazioni con soggetti in grado di dare la massima garanzia occupazionale e di prospettiva industriale. La situazione per Termini Imerese ha una condizione di criticità elevata. Il programma di cessione consentirà la possibilità di avere un ulteriore periodo di 24 mesi di Cassa Integrazione, nel mentre si dovrà procederà a trovare una soluzione industriale. Siamo fortemente preoccupati, sono passati oltre 10 anni senza trovare una soluzione concreta e positiva della vertenza. Sono stati 10 anni costellate da fallimenti da parte delle massime Istituzioni, Governo e Regione, e dell’Agenzia Invitalia. Come Fim-Cisl abbiamo la necessità di individuare una chiara responsabilità politica per attuare una vera azione reindustrializzazione che in questi anni è mancata. E’ necessario per noi chiarire come proseguirà il percorso di confronto, che pretendiamo sia congiunto con le organizzazioni sindacali per trovare una soluzione Industriale che garantisca l’occupazione degli oltre 700 lavoratori. Abbiamo inoltre chiesto chiarimenti rispetto le indiscrezioni emerse su un eventuale ruolo di Fincantieri sull’area. Il Governo in merito ha ribadito che tutte le interlocuzioni verranno esaminate con l’obiettivo di costruire soluzioni, che verranno presentate alle organizzazioni sindacali solo quando hanno una loro possibilità concreta e positiva . Da parte del Ministero dello Sviluppo Economico si è ribadito la volontà di affrontare diversamente la vertenza Termini Imerese, si è data la disponibilità ad incontri sistematici per verificare quali soluzioni industriali da attuare nel sito Siciliano. Abbiamo preso atto che non c’erano soluzioni, ora bisogna utilizzare il tempo a disposizione per trovare una soluzione .

Condividi