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Trasporti. Fit-Cisl: “Air Italy. 1.322 famiglie a rischio entro Capodanno. Governo si sbrighi”

Pubblicato il 15 Dic, 2021
“Non ci stanchiamo di portare all’attenzione del Governo il caso di Air Italy: 1.322 famiglie che rischiano di trovarsi senza uno stipendio entro Natale, a causa di una crisi che si trascina da mesi”. È quanto dichiara la Fit-Cisl, che prosegue: “Air Italy è una delle tante aziende italiane travolte dalla crisi del trasporto aereo nazionale, su cui sta pesando la pandemia, ma che già presentava diverse criticità irrisolte. Come Fit-Cisl, anche con gli altri sindacati, da tempo chiediamo una riforma del settore, che ponga fine a questa lenta emorragia di aziende e lavoratori, e ora pare che siano in arrivo dei provvedimenti contenuti nella prossima legge di Bilancio, ma Air Italy, nella sua arroganza, non intende aspettare e vuole procedere unilateralmente ai licenziamenti: è incomprensibile oltre che inaccettabile. Il Governo deve porre fine a questo atteggiamento del datore di lavoro.
Proprio oggi abbiamo avuto un ulteriore incontro con i Ministeri competenti e le Regioni Sardegna e Lombardia. Le Viceministre Todde e Bellanova si sono dette disponibili a trovare soluzioni per difendere i lavoratori e la loro professionalità attraverso il mantenimento e l’aggiornamento delle certificazioni e delle qualificazioni professionali, ma intanto i dipendenti restano con l’acqua alla gola, visto che l’unica apertura dell’azienda è non inviare le lettere di licenziamento fino al prossimo 31 dicembre. La cassa integrazione va subito estesa al 2022 e vanno attuate immediatamente politiche attive di riqualificazione e collocamento. Ci aspettiamo, insomma, risposte concrete in tempi molto rapidi”.

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