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XX° Congresso Nazionale FNP Cisl: “Generazione sostenibile: Impegno, Energia, Connessioni”


“Un congresso che punta alla sostenibilità del mondo, della società, della sanità, del welfare, ma anche della nostra sostenibilità, quella interna, fatta di valori, di persone che hanno scelto di associarsi alla FNP”: con queste parole il segretario generale della Fnp, Emilio Didonè ha aperto a Perugia i lavori del XX Congresso nazionale della Federazione nazionale dei pensionati della Cisl. “La sfida che ci interroga ogni giorno è di un mondo che non è sostenibile per chi vive una condizione di disabilità, per i fragili, per gli anziani, per i giovani, per le donne. Viviamo una società del rischio, immersi in un’epoca di incertezza perenne. Per la prima volta nella storia le nuove generazioni temono che il loro futuro possa essere peggiore del nostro presente. Di fronte a un mondo così incerto e inquieto – ha detto Didonè – noi contrapponiamo un rinnovato coraggio della partecipazione, nel DNA della CISL da 75 anni. È a partire da questa visione che abbiamo scritto il nostro Manifesto congressuale: otto punti che da questo congresso si trasformano in azioni collettive, in strade da percorrere insieme per ridare senso alla parola “cura”, per valorizzare il protagonismo dei pensionati, per rafforzare il nostro radicamento nei territori, per difendere e innovare il sistema pubblico, per promuovere un’alleanza vera tra generazioni, per sostenere la centralità della persona in ogni politica.”
“In un passaggio d’epoca cruciale, l’elezione di Papa Leone XIV, che rimanda a Papa Leone XIII, autore della Rerum Novarum che affrontava temi cruciali come i diritti dei lavoratori, la giustizia sociale e il ruolo dello Stato nell’economia, ci riporta ad un richiamo che sentiamo nostro, perché proprio nella Dottrina sociale della Chiesa affondano le radici più profonde della CISL. Nel nostro agire sindacale abbiamo sempre scelto uno stile riconoscibile e coerente con la nostra storia per arrivare ad un confronto vero, quello che parte dalle differenze e ha il coraggio di costruire, di proporre, di trovare soluzioni.
L’Italia ha una delle popolazioni anziane più longeve e in salute al mondo: l’aspettativa di vita supera gli 83 anni, e oltre un milione e mezzo di ultra-settantenni è attivo nel volontariato. È su queste risorse che si può costruire una società della cura e della partecipazione, non solo dell’assistenza, offrendo progetti e iniziative che promuovano formazione permanente e cittadinanza attiva o reti intergenerazionali dove gli anziani diventino anche educatori, facilitatori, mediatori, portatori di competenze e saperi. C’è una parola che, più di ogni altra, contiene il senso del nostro impegno sindacale: cura che, per noi, significa riconoscere il bisogno, assumerlo, accompagnarlo, trasformarlo. È il gesto politico più radicale che possiamo fare in un’epoca che spesso lascia soli, che dimentica, che esclude.
In Italia oggi abbiamo 15 milioni di over 65, metà dei quali over 75. La risposta non può essere solo ospedaliera. La domiciliarità e l’assistenza territoriale devono essere potenziate e rese eque su tutto il territorio nazionale. Come FNP CISL, unitamente alla Cisl e alle categorie degli attivi, abbiamo presentato ai Ministri Schillaci e Calderone un documento programmatico dal titolo “La cura della persona, il valore del lavoro”: la salute è un diritto, non un privilegio. Il SSN è un pilastro della nostra società, patrimonio di tutti, che sta scricchiolando: non lasciamoci portare via questo bene prezioso. “Salviamo il nostro SSN pubblico e universalistico per le future generazioni”, perché il diritto alla salute non è un favore concesso, ma un pilastro della democrazia. E noi dobbiamo difenderlo, così come va difesa la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. L’abbiamo ottenuta e questo è già un successo, ma ora dobbiamo portarla a casa passo per passo, vigilando sulla attuazione dei decreti attuativi, recuperando quanti più finanziamenti possibili.
Poi c’è il grande tema delle pensioni che rappresenta uno degli strumenti principali del nostro Stato sociale. Occorre una riflessione che obblighi tutti, Governo e Parti Sociali, ad individuare delle linee comuni di indirizzo politico-sindacale per il rilancio culturale e politico di un modello previdenziale sostenibile e solidale che risponda pienamente alle sfide del contesto demografico attuale e non lasci nessuno indietro attraverso un percorso che offra schemi di pensionamento sostenibili e flessibili, in grado di rispondere meglio alle esigenze e alle scelte dei lavoratori, attuali e futuri. Non è un favore ai giovani: è un atto di giustizia generazionale. Nel tempo della sfiducia, della polarizzazione, della sfida all’autorevolezza democratica, il sindacato confederale è una diga contro la disgregazione. È uno spazio di dialogo, di cittadinanza, di speranza.
Abbiamo la responsabilità di tenere vivo il sogno di un’Italia più giusta, più coesa, più umana. E per farlo, serve la CISL. Serve una CISL forte, unita, visionaria, coraggiosa. Serve una CISL che non dimentica nessuno, che rappresenta chi lavora, ma anche chi ha lavorato. Che parla ai giovani, alle famiglie, ai pensionati, alle persone. Che tiene insieme passato, presente e futuro. Noi, con la nostra storia, con la nostra forza organizzativa, con la nostra rete, siamo e saremo parte di questa missione. E da questo Congresso, vogliamo dirlo con chiarezza: la FNP è qui. Con la CISL. Per il Paese.”

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