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Calabria. Russo (Cisl): “ Regione e Sindaci per un Contratto Istituzionale di Sviluppo che consenta di agire in una visione strategica”

Pubblicato il 29 Giu, 2020


Lamezia Terme29.06.2020«Come emerge dalla relazione del Ministro per l’Ambiente Sergio Costa alla Commissione bicamerale Ecomafieafferma il Segretario generale della Cisl calabreseTonino Russo – la Calabria è ai primissimi posti, al secondo per la precisione, con 188 agglomerati, nella triste classifica delle 4 regioni per le quali sono state avviate dell’UE procedure di infrazione contro l’Italia causa della cattiva gestione delle acque reflue.

È finanche superfluo dire come la depurazione delle acque sia un elemento essenziale per lo sviluppo del nostro territorio per la difesa dell’ambiente e la valorizzazione di quella preziosa risorsa rappresentata dal turismo.Si ripropone perciò – prosegue Russo – la necessità di creare uno strumento che consenta di impiegare in modo efficace sia le risorse destinate a questo tema dal Governo,sia quelle che la Regione investirà, in modo da arrivare a una gestione corretta della depurazione e ad una soluzione definitiva del problema. Una soluzione che consentatra l’altro al nostro Paese, per la parte che riguarda la Calabria, di non versare all’UE decine di milioni di euro a causa delle penalizzazioni.

Di fronte alla sfida di realizzare un sistema integrato di depurazione e collettamento fognario, la Cisl ripropone l’appello al Governo centrale, alla Regione e ai Sindaci per la costituzione di un CIS Mare Pulito, un Contratto Istituzionale di Sviluppo chepermetta di agire in una visione strategica di programmazione, per realizzare progetti collegatiche dotino i nostri territori delle infrastrutture necessarie.Si tratta – spiega il Segretario di Cisl Calabria – di unostrumento utile a far convergere le esigenze del territorio e le opportunità di crescita, dunque quanto mai necessario per l’ambiente e per il turismo, per affrontare in maniera coordinata e definitiva le criticità che mettono a rischio la fruizione piena degli 800 km di coste calabresi; uno strumento la cui attuazione produrrebbe una ricaduta occupazionale molto significativa distribuita in tutti i Comuni,per una regione che chiede lavoro e non assistenzialismo.

L’appello per un CIS Mare Pulito e per non disperdere in mille rivoli i fondi destinati al sistema depurazione era stato rivolto unitariamente dalla Cisl insieme alla Cgil e alla Uil, lo scorso anno, alla Ministra Lezzi, in occasione della sua visita in Calabria. È stato riproposto sia al Ministro Provenzano, di cui conosciamo le competenza e la sensibilità verso i problemi del Sud, sia al Segretario del PD Zingaretti, ma è rimasto lettera morta. Ci aspettiamo ora un sussulto di orgoglio e di interesse da parte del Ministro, che tra l’altro è siciliano, e ricordiamo che la Sicilia precede la Calabria nella lista delle procedure di infrazione. Non ci dispiacerebbe – conclude Tonino Russo – che nel percorso che proponiamo la Calabria possa fare da apripista per tutte le regioni interessate».

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