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Congresso Usr Cisl Basilicata. Il segretario nazionale Graziani: “Con la nostra proposta di legge sulla partecipazione la contrattazione può fare un salto di qualità”

È in corso a Potenza la seconda giornata del congresso della Cisl Basilicata. Mattinata dedicata al dibattito e al confronto sulle principali urgenze economiche e sociali che interessano la regione. Nel pomeriggio si terranno le operazioni di voto per l’elezione degli organismi dirigenti della confederazione lucana. Presente il segretario nazionale Giorgio Graziani che, conversando con i giornalisti, ha fatto riferimento allo scenario globale e alle ricadute che l’incertezza e le turbolenze del mercato stanno determinando sull’economia e sulla tenuta sociale: «Siamo in un momento complicato in tutto il mondo, purtroppo anche la scomparsa di una figura così importante come il nostro amato Papa amplifica il disagio che si vive sul piano globale, disagio che ha ricadute sul piano europeo, nazionale e chiaramente anche in questa regione perché il clima di incertezza ha un impatto sul piano economico e sociale. Noi diciamo che la transizione digitale e la transizione ecologica devono essere affrontate mantenendo alta l’attenzione sulla transizione sociale». 
 
Parlando della situazione nel settore automotive, uno dei settori chiave dell’economia lucana, Graziani ha aggiunto che «fortunatamente abbiamo una nuova governance di Stellantis che subito ci ha dato più fiducia, ma nei fatti il clima di incertezza rimane perché, se i dati produttivi restano quelli attuali, anche le proposte che sono state fatte non rassicurano. Serve un perimetro di politica industriale per una crescita equa e sostenibile». Riprendendo il tema del congresso – il coraggio della partecipazione – Graziani ha poi sottolineato che «siamo di fronte ad una grande sfida, per noi epocale, per un salto di qualità delle relazioni industriali. Nel mese di maggio la nostra proposta legge sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa sarà discussa in Senato per la sua approvazione definitiva. Se così sarà, avremo finalmente uno strumento legislativo che ci permetterà di entrare nelle aziende e provare a far fare un salto di qualità alla contrattazione. Il coraggio della partecipazione parte soprattutto da qui: avere il coraggio di metterci la faccia, di essere coinvolti, di discutere, ragionare e confrontarsi per cercare le soluzioni che ci permettano una crescita equa, giusta, ma anche sostenibile, non solo per lavoratrici e lavoratori, ma anche per l’impresa. Insieme, possiamo fare un percorso per un patto sociale», ha concluso Graziani.

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