L’accoltellamento di uno studente a bordo di una corriera della linea Seta Modena-Maranello-Pavullo, avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì scorso a Modena, è l’ennesimo grave episodio di violenza nell’ambito del trasporto pubblico locale.
Lo affermano Filt Cgil Modena, Fit Cisl Emilia-Romagna presidio territoriale di Modena, Uiltraporti Modena e Reggio Emilia, Faisa Cisal Modena e Ugl Autoferrotranvieri Modena.
«Simili episodi, che si registrano anche in altre parti del Paese, nei pressi delle stazioni delle corriere o addirittura sui mezzi stessi, – dicono i sindacati – sono il segno di un degrado delle condizioni di sicurezza dei lavoratori e degli utenti del trasporto pubblico.
Purtroppo manca ancora un’adeguata risposta sia in termini di sicurezza pubblica che di soluzioni al crescente disagio sociale nelle città e nei centri minori.
Questo allarme, che investe luoghi pubblici come scuole, ospedali, autobus e parchi, non può essere sottovalutato. Invece, come è stato spesso segnalato dai sindacati di categoria, si va nella direzione opposta. È successo, ad esempio, per il posto integrato di polizia presso l’autostazione di Modena, non più operativo a causa dell’insufficienza degli organici delle forze dell’ordine».
Per i sindacati è necessario implementare il fondo nazionale per il trasporto pubblico locale prevedendo investimenti in prevenzione e sicurezza, in particolare a tutela del personale.
«Chiediamo al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica istituito presso la prefettura di Modena, unitamente alle principali amministrazioni pubbliche locali e al gestore del servizio, di audirci al fine – concludono Filt Cgil Modena, Fit Cisl Emilia-Romagna presidio territoriale di Modena, Uiltraporti Modena e Reggio Emilia, Faisa Cisal Modena e Ugl Autoferrotranvieri Modena – di individuare possibili soluzioni in grado di garantire serenità ai lavoratori e utenti del trasporto pubblico locale».