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Emilia Romagna. Associazioni consumatori: Sera garantisca servizi programmati

Pubblicato il 26 Gen, 2024


Cosa intende fare Seta di fronte alla catena di disservizi e la soppressione di corse?
Lo chiedono Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia-Romagna rivolgendosi all’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale a Modena, Reggio Emilia e Piacenza
Già la scorsa settimana le associazioni avevano richiesto un incontro urgente ai vertici di Seta per conoscere la portata del fenomeno e le azioni concrete che l’azienda avrebbe adottato per uscire dallo stato di emergenza, non ammissibile per un servizio pubblico essenziale.
«A oggi Seta non ci ha ancora convocato, perdendo un’altra occasione per confrontarsi con le rappresentanze dell’utenza e recuperare parte di un ritardo ormai cronico. Il confronto, peraltro, – aggiungono Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia-Romagna – è insoddisfacente anche con le altre imprese del trasporto pubblico locale in regione».
Ricordiamo che nei giorni scorsi, con la motivazione della carenza di autisti, Seta (con l’avallo della locale Agenzia della mobilità) ha proceduto alla riduzione delle corse del pomeriggio in provincia di Reggio Emilia, mentre a Modena ha annunciato la riduzione del servizio sulle principali linee urbane.
«Una situazione inaccettabile per un’impresa di trasporto pubblico che deve necessariamente disporre di una consistenza di autisti adeguata al rispetto del contratto di servizio e garantire le corse previste dal programma di esercizio», affermano le associazioni.
Al termine dell’emergenza pandemica, che ha causato un crollo degli utenti dei servizi di trasporto pubblico e dei relativi introiti, si attendeva il rilancio di un’offerta in grado di aumentare l’appetibilità del trasporto pubblico locale rispetto al mezzo privato, nell’ottica della tanto decantata mobilità sostenibile. 
«La debacle di questi giorni di Seta rischia di diventare la pietra tombale per un trasporto pubblico sempre più inaffidabile – accusano Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia-Romagna – Si tratta di un’emergenza di difficile comprensione per gli utenti e che dimostra anche l’insufficiente ruolo di controllo delle agenzie della mobilità, a cui evidentemente sfugge la gravità della carenza d’organico di autisti della società di trasporto e le relative conseguenze sulla regolarità del servizio. È una contraddizione di cui enti locali e regionali e società partecipate presenti nei diversi consigli di amministrazione di Seta dovranno chiedere conto e pretendere soluzioni adeguate».
Le associazioni chiedono che, diversamente dal passato, il contratto di servizio vigente sia pubblicato “senza indugio” sul sito dell’ente affidante, come previsto dal dlgs. 201/2023 per la trasparenza nei servizi pubblici locali, le cui modalità sono condivise anche dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti. 
«Una maggiore trasparenza – spiegano – è doverosa nei confronti dell’utenza per vedere garantita l’effettuazione dei servizi pubblicati in orario».
Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia-Romagna sono da sempre contrarie alla proroga dei contratti di servizio del trasporto pubblico locale, scaduti da anni e ora prorogati fino a dicembre 2026. 
«Un contratto in proroga non può prevedere il miglioramento della qualità del servizio erogato e il recepimento dei nuovi diritti degli utenti. È urgente, quindi, bandire i nuovi contratti per l’affidamento del servizio. Gli attuali gestori, con le credenziali prodotte in questi giorni, non potranno certo dare per scontata una loro riconferma», concludono le associazioni dei consumatori emiliano-romagnoli.

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