Emilia Romagna. Corso di management “carissimo”: Adiconsum ottiene annullamento contratto e restituzione quota iscrizione

Pubblicato il 23 Dic, 2021
Ha ottenuto la restituzione della somma versata e l’annullamento del contratto il giovane modenese tratto in inganno da un corso di management aziendale di discutibile affidabilità.
La vicenda è rivelata da Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), a cui il giovane si è rivolto quando ha cominciato a nutrire dubbi sulla serietà della proposta ricevuta.
«Il nostro associato, neo diplomato e in cerca di lavoro, ha appreso dal web l’esistenza di un’azienda con sede legale in Veneto che offre corsi di management al prezzo di 2 mila euro, oltre a 250 euro di iscrizione – racconta la responsabile Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini – Rassicurato dal fatto che la presentazione dei corsi avvenisse nella sede di una prestigiosa istituzione territoriale, ha firmato il modulo d’iscrizione al corso e versato in contanti la quota d’iscrizione.
Successivamente, resosi conto dell’onerosità del corso, il giovane è venuto nei nostri uffici per capire come liberarsi dal contratto. Nonostante fosse stato sottoscritto fuori dai locali commerciali dell’azienda, il contratto non prevedeva il diritto di recesso e, pertanto, poteva considerarsi non valido. A questo punto siamo intervenuti noi».
Appurata la completa estraneità dell’ente territoriale che aveva affittato i locali per la presentazione dei corsi, Adiconsum ha scritto una mail all’azienda proponitrice dell’offerta formativa intimando l’immediata cessazione del contratto e la restituzione della quota d’iscrizione versata. Dopo qualche resistenza, il titolare dell’azienda ha accettato la richiesta di Adiconsum, “liberando” il giovane dal contratto e restituendo la quota d’iscrizione (250 euro).
«I ragazzi disoccupati le provano tutte per trovare un lavoro e vanno compresi – dichiara Cangini – Tuttavia bisogna riflettere bene ed essere consapevoli dei documenti che si firmano.
Questo caso per fortuna si è risolto positivamente, ma di fronte a un’azienda con meno scrupoli ci sarebbe stato poco da fare», conclude la responsabile dell’associazione consumatori della Cisl Emilia Centrale.

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