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Emilia Romagna. Papaleo (Cisl): “Positivi commenti per la Gazzetta di Modena su dati Inps occupazione”

Pubblicato il 29 Dic, 2023


Modena è sul podio in regione per incidenza dei nuovi contratti a tempo indeterminato (19,9%), seconda solo a Piacenza. Un trend costante nel corso dell’anno, che ha visto un aumento dei contratti stabili sul 2022 (+4,4%), portando la provincia al di sopra dei livelli pre-Covid (+17% rispetto al 2019).Se parliamo di trend, a Modena le donne sono state più penalizzate nel raggiungere un contratto di lavoro: già nei primi sei mesi dell’anno registravamo una contrazione del 4.3%, a significare una diminuzione delle opportunità di lavoro femminile. Non bisogna dimenticare che il 74,5% dei contratti di lavoro siglati nei primi nove mesi dell’anno ha una forma precaria, anche se in diminuzione rispetto allo scorso anno (-1,1%) e sul 2019 (-0,6%). Non a caso si registra una riduzione dei contratti a tempo determinato (-2,3%) e del lavoro somministrato (-13%). 
Una piccola inversione di rotta, ma che lascia intatta la necessità di associare la parola dignità a contratti degni di questo nome. 
Infine, come Cisl ricordo che a gennaio partirà il tavolo per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Era ora, perché il primo semestre 2023 è stato da maglia nera (13 morti, tre in più del 2022 e 10.924 incidenti). 
Il tavolo è uno strumento previsto dal Patto regionale e credo sarebbe più che opportuno che diventasse anche il mezzo per tornare ad avere una regia provinciale puntuale sui dati dell’occupazione. Cisl lo chiederà con forza al presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia.

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