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Lazio. Gruppo ENEL. Sindacati: “L’azienda è nel buio totale e il mercato boccia il suo piano industriale senza prospettive”

Pubblicato il 29 Feb, 2024

“In primo luogo evidenziamo come Segreterie regionali la piena condivisione, fin dalle prime ore, delle azioni poste in essere dalle nostre Segreterie nazionali Filctem, Flaei e Uiltec in merito allo stato vertenziale che sta interessando il Gruppo Enel”: dichiarano i Segretari Generali regionali della Filctem CGIL Lazio Alessandro Borioni, della Flaei CISL Lazio Flavio Sirni e della Uiltec UIL Lazio Riccardo Marcelli – “Contribuendo in questo modo, tutti insieme, a gettare luce su una situazione paradossale e incomprensibile che sta interessando una importante realtà industriale italiana”. “Il giro assembleare tuttora in corso sta riscuotendo grandi risultati in termini di partecipazione e consenso da parte delle Lavoratrici e dei Lavoratori dell’Enel di tutta le Regione Lazio” – continuano i tre Segretari – “a conferma del sostegno convinto nei confronti delle motivazioni alla base della mobilitazione vertenziale in cui risultano coinvolte tutte le Società del gruppo Enel”.  “Un’Azienda italiana tanto importante e fondamentale nel percorso di transizione energetica e digitale che deve affrontare il nostro Paese non può e non deve perseguire scelte che inevitabilmente determineranno conseguenze negative per i Lavoratori, per i Cittadini, per l’Azienda stessa” – ribadiscono i tre Segretari; “è improcrastinabile un deciso cambio di rotta, e questo lo sosterremo strenuamente per tutta la durata della vertenza, che sarà inevitabilmente lunga e impegnativa a causa di un’ostinata irremovibilità aziendale nelle proprie posizioni”.  “Non è sostenibile un piano industriale orientato ad una mera azione di efficientamento ulteriore di ciò che già è stato efficientato oltre i limiti” – sostiene Flavio Sirni, Segretario Generale Regionale del Lazio della Flaei CISL – “privando di fatto l’Azienda di piani di investimento che dovevano essere praticati già da molto tempo; non è accettabile tagliare in modo indiscriminato il costo del lavoro, che di per sé pesa in misura minima sul bilancio”. “E’ impensabile anche solo l’idea di esternalizzare le attività esclusive e distintive” – dichiara Alessandro Borioni, Segretario Generale della Filctem CGIL di Roma e Lazio – “rievocando in questo modo pericolose conseguenze in termini di sicurezza; non è praticabile l’intenzione di peggiorare le condizioni di utilizzo di un potente strumento di conciliazione vita/lavoro come quello dello smart working; è contrario, infine, al dettato del nostro CCNL introdurre un cambio di orario per i Lavoratori operativi senza il necessario accordo con il sindacato”.  “In tutto ciò, la preoccupazione principale dell’Azienda si concentra, da pochi mesi a questa parte, esclusivamente su di una politica dei profitti finanziari che tradisce decenni di vocazione industriale di servizio” – ribadisce Riccardo Marcelli, Segretario Generale della Uiltec UIL di Roma e del Lazio, concludendo così: “è una corsa alla cieca che spegne, mortificandola, anche una storia di relazioni industriali che hanno fatto scuola nel settore”.  “Il faro nel buio è invece rappresentato da tutte le Lavoratrici e da tutti i Lavoratori che ci stanno dimostrando supporto e che sanno bene come in queste situazioni di pericolo il Sindacato è l’unica àncora di salvezza in grado di esercitare seriamente un ruolo istituzionale di responsabilità per la salvaguardia dei Lavoratori, dei Cittadini, delle stesse aziende. Per questi motivi” – concludono i Segretari – “La giornata dell’8 marzo rappresenterà una data decisiva per dimostrare, ancora una volta, che noi, tutti insieme, non arretreremo di un millimetro!”.  Venerdì mattina, 8 marzo, daremo la prima risposta insieme ai Lavoratori del Gruppo Enel durante il presidio che si terrà a Piazza Verdi: uniti rischiariamo il buio che ci circonda! #EnelSmobilita #IlSindacatoMobilita

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