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Lazio. Sindacati: “Primo Maggio. Riprenderemo a marciare verso il futuro solo con il lavoro e campagna vaccinale diffusa”

Pubblicato il 29 Apr, 2021



Roma, 29 aprile 2021.“Il 1° Maggio celebriamo la Festa dei lavoratori ma, per la seconda volta, non potremo festeggiarlo insieme, nelle piazze, nei cortei, nelle strade, nonostante i grandi sforzi che tutti i Paesi stanno compiendo per superare la terribile pandemia che ha messo in ginocchio tutte le nostre certezze.
In questo lungo anno abbiamo stravolto ogni nostra abitudine sociale per proteggere noi stessi, i nostri cari, i nostri contatti dal contagio. Siamo stati lontani dai posti di lavoro, quando la tipologia di lavoro lo ha consentito. Abbiamo proseguito invece a lavorare in presenza laddove era impensabile chiudere: parliamo delle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori di servizi essenziali come la sanità, la sicurezza, la grande distribuzione, i trasporti, la logistica. E troppi hanno pagato con la vita il sacrificio della presenza, necessaria, sul proprio posto di lavoro. Nella prima ondata pandemica, non possiamo nemmeno dimenticare, il dramma vissuto in solitudine, dei tanti anziani nelle case di riposo che sono rimasti vittime di un nemico invisibile, implacabile e devastante”.
Così, in una nota, Michele Azzola, Carlo Costantini e Alberto Civica, segretari generali di CGIL Roma e Lazio, CISL Roma Capitale Rieti, UIL Lazio insieme a ECTUN, la rete dei Sindacati delle Capitali europee.
“Ora che affrontiamo un nuovo corso, abbiamo imparato molto da quei giorni terribili. Il nuovo futuro europeo si chiama ‘Next Generation Eu’. Il futuro italiano ‘PNRR’ ovvero Piano nazionale di ripresa e resilienza che dovrà garantire risorse essenziali anche per la ripresa economica e sociale delle Capitali europee. A tale proposito riteniamo che la nostra Capitale abbia bisogno di un riscatto potente, che passi attraverso risorse adeguate ed una accorta e sapiente regia per sostenere sviluppo, grandi opere, inclusione sociale, digitalizzazione e tutti quegli asset che sono strategici per una città vocata all’arte, al turismo, alla cultura.
Ma il futuro nostro e dell’Europa viaggia anche nel filo sottile di un ago: il vaccino.
L’Europa è in prima linea per difendere la salute dei cittadini con l’acquisto dei vaccini, l’unica arma in nostro possesso per sconfiggere il virus e superare il dramma sanitario, sociale ed economico che ne è scaturito. Ed è per questo che la nostra salute, ora più che mai, risiede nella nostra scelta, consapevole e convinta, di vaccinarci. Per difendere noi stessi e gli altri.
Una scelta di responsabilità che deve unirsi alla capacità di governi e enti locali di fare la differenza per una vaccinazione il più possibile rapida.
La ripartenza del nostro Paese, delle nostre capitali, sarà possibile solo attraverso la ripresa del lavoro e di una campagna vaccinale diffusa: l’Italia si cura con il Lavoro è il nostro obiettivo, il nostro pensiero per questo 1° Maggio 2021”.

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