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Lazio. Sindacati: “Vigilanza privata. Sciopero dei lavoratori Cosmopol l’8 febbraio, situazione inaccettabile”

Pubblicato il 2 Feb, 2022

Presidio in Piazza Ss. Apostoli, Roma, a partire dalle 10: turni di lavoro che superano le 48 ore settimanali, mancato riconoscimento di diritti salariali. 

“Abbiamo proclamato per tutti i turni di martedì 8 febbraio, a Roma, lo sciopero delle addette e degli addetti alla Vigilanza armata e Servizi fiduciari delle aziende Cosmopol, Poliziotto notturno e Ivu, per chiedere il rispetto dei diritti dei lavoratori, contenuti in precisi accordi sottoscritti dalle aziende stesse. La protesta si terrà in Piazza Ss Apostoli, sotto la sede della Prefettura di Roma, a partire dalle ore 10”.

È quanto si legge in una nota della Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti e Uiltucs Roma e Lazio, in cui si aggiunge che “è inaccettabile che non si applichino regole contrattuali per persone operative in un comparto ad alto rischio. Chiediamo con forza un passo indietro su diversi punti: il mancato versamento dei contributi destinati alla pensione integrativa, la mancata erogazione dell’assegno familiare agli aventi diritto, la mancata iscrizione dei lavoratori al fondo di assistenza sanitaria integrativa. 

A ciò si aggiungono altri elementi, quali il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, dei livelli  di inquadramento corretti in relazione alla professionalità e dell’ad personam a chi ne ha dirittto; ai lavoratori non è nemmeno erogato il rimborso relativo alle esercitazioni obbligatorie al poligono di tiro, al rinnovo dei titoli e alle visite mediche. Sotto il profilo normativo ci troviamo di fronte a turni di lavoro che, compresa la prestazione straordinaria, superano le 48 ore settimanali, alla mancata erogazione dei permessi maturati e non goduti degli anni precedenti e all’alto residuo di ferie degli anni precedenti”.

Il settore è caratterizzato da un’inaccettabile deregolamentazione ed esige l’applicazione delle norme che, valorizzando il servizio essenziale reso, consentano ai lavoratori di prestare la loro attività in sicurezza e nel pieno rispetto dei propri diritti”, concludono le Organizzazioni Sindacali.

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