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Piemonte. Stellantis Torino. Uliano (Fim Cisl) Cutri (Fim Cisl Torino): “Contrastare il calo produttivo con un nuovo modello di largo consumo e anticipo lancio nuovi modelli Maserati. Risposte non sufficienti dal Gruppo”

Dopo il primo incontro sul sito di Melfi, si è tenuto questa mattina a Roma presso il MiMIT, l’incontro alla presenza del Ministro Urso del tavolo Stellantis con focus sul sito di Torino. Presenti oltre alle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, Davide Mele responsabile Corporate Affairs per il gruppo Stellantis, Gianmarco Giorda di Anfia, Il Presidente della Regione Piemonte Cirio e il sindaco di Torino Lo Russo.
“Il Ministro Urso, aprendo l’incontro, – riferiscono Ferdinando Uliano, Segretario generale Fim Cisl e Rocco Cutri, segretario Fim Cisl Torino in una nota congiunta – oltre a rivendicare il lavoro fatto dal Governo in Europa rispetto all’uso dei combustibili green per motori Euro7, ha parlato del lavoro che si sta portando avanti in sede europea per introdurre, come negli Stati Uniti, dazi su auto elettriche extra UE. Per quanto riguarda gli incentivi Urso ha espresso le sue perplessità sull’efficacia rispetto alle produzioni nazionali, su quasi 1 Mld di incentivi – ha detto infatti il Ministro – per i quattro quinti finisce in macchine prodotte all’estero, questo è un problema, se dovesse riprodursi, come avvenuto lo scorso anno con oltre l’80% degli incentivi che finisce su auto estere, per noi non è sostenibile, dovremmo rivedere il sistema degli incentivi.
Il Presidente della Regione Piemonte Cirio, ha ricordato la collaborazione con Stellantis, a partire dall’hub dell’economia circolare ma ha espresso anche moltissime preoccupazioni rispetto alla produzione di auto a Torino dalla situazione di Maserati ma anche sui volumi di Mirafiori – dicendo che la Regione è aperta a tutte le collaborazioni ma vorremmo che a Torino si continuassero a produrre auto, sullo stesso tono il Sindaco di Torino Lo Russo che ha ribadito la volontà di collaborazione con Stellantis dentro però una cornice di rilancio.
Mele intervenndo ha ribadito come Mirafiori rappresenti il “cuore pulsante di Stellantis” in Italia, i tavoli tecnici hanno rappresentato un imporante strumento, abbiamo condiviso l’obiettivo di un milione di veicoli, sul piano commericale condividiamo l’idea di dazi.Entrando nel merito Mele ha sottolineato come su Mirafiori Stellantis ha allocato un brand di punta come la 500, che verrà prodotto, da quest’anno, esclusivamente in Italia. La 500 elettrica secondo Mele dovrebbe raggiungenre produzioni a tre cifre.
Su Maserati – dice – confermiamo il piano, stiamo lavorando per l’elettrificazione sulla piattaforma “folgore” dei nuovi modelli da produrre: siamo partiti con Gran Turismo e successivamente con Gran Cabrio. Confermato anche se in forte ritardo anche la nuova versione della nuova Quattroporte. Ha poi annunciato per la prossima settimana il lancio a Mirafiori del sito per la produzione di cambi elettrificati che impiegheranno oltre 500 adetti. A queste attività si aggiungono l’hub per il riciclo e per le batterie. Tutte queste attività sono anticicliche, propedeutiche e necessarie al mercato elettrico che si va definendo. Per quanto riguarda i veicoli, ha ribadito, la necessità nella fase di transizione di incentivi. Per quanto riguarda la decisione di allocare in Polonia un auto elettrica in collaborazione con Leapmotor, Mele ha precisato che al di là delle notizie uscite sui giornali Stellantis, non ha ancora deciso nulla.
Il Segretario generale FIM Ferdinando Uliano intervenendo al tavolo ha precisato come il lavoro di investimento su hub di riciclo e batterie, battery Hub e cambi elettrificati, vanno bene ma la situazione produttiva e occupazionale dell’area torinese, con questi numeri – sottolinea – la sola 500 elettrica e le attuali Maserati riteniamo non siano sufficiente a saturare gli impianti e l’occupazione. Nel 2023 ci siamo fermati a 77 mila unità (con Maserati 85 mila) rispetto all’obiettivo delle 100mila unità per il 2023 con un forte rallenatamnento nelle vendite a partirte da settembre e questo non aiuta. Si aggiunge poi la situazione di Maserati, dei cinque modelli prodotti a Torino oggi ne restano due, GranTurismo e Gran Cabrio gli annunci rispetto al lancio dei nuovi modelli con la Quattroporte rinnviata dal 2025 al 2028 e della Levante il cui lancio è stato ufficializzata nel 2027 su piattaforma Large (che nei piani è sul sito di Cassino) siamo preoccupati. L’elettrificazione del brand Maserati non pensiamo sia sufficiente a saturare Torino, serve per questo una vettura di largo consumo. L’idea di un prodotto popolare in collaborazione con Leapmotor, che come ha detto l’Ing Mele ancora non è stato deciso dove allocare, ma anche la produzione della 500 ibrida, oltre che quella full elettrica, potrebbero aiutare a centrare l’obiettivo. Il conclusione Uliano ha anche ricordato il tema della possibile cessione di Comau annunciata da Stellantis su cui oltre a chiedere l’intervento del governo attraverso la golden power riteniamo che rappresenti una realtà strategica per tecnologia e competenze su cui stiamo aspettando ancora delle risposte da parte del Gruppo.

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