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Agroalimentare. Primo Congresso TerraViva Cisl: “Dalla terra un nuovo inizio”

Si è svolto a San Giovanni Rotondo il 1° Congresso nazionale di Terra Viva Cisl, l’associazione di seconda affiliazione alla Fai Cisl, che rappresenta 32mila imprenditori agricoli. L’assemblea ha eletto Claudio Risso Presidente nazionale, con vicepresidenti Renzo Aldegheri e Giovanni Lo Bello. Nell’ufficio di presidenza indicati anche Raffaella Buonaguro e Patrizio Giorni, Segretari nazionali Fai Cisl.

Dal titolo Dalla Terra un nuovo inizio. Per la persona, per il lavoro, per l’ambiente” l’appuntamento che fa seguito ai 19 congressi regionali, dove si sono confrontati oltre mille traimprenditori agricoli e delegati, e sono stati eletti i presidenti regionali dell’associazione.

Presenti ai lavori congressuali la Segretaria nazionale della Cisl Daniela Fumarola, il Segretario Generale Fai Cisl Onofrio Rota, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, il Senatore Mino Taricco, vicepresidente della Commissione Semplificazione, l’Eurodeputato Paolo de Castro, Mario Braga Presidente del Consiglio del Collegio Nazionale dei periti agrari, Enrico Somaglia Vice Segretario Generale di Effat.

Dalla relazione del Presidente nazionale Risso è emerso come “per troppo tempo l’Europa abbia considerato la pace, così come la sicurezza alimentare, qualcosa di acquisito. L’esplosione del conflitto in Ucraina ha fatto saltare questa convinzione mettendo in luce la nostra dipendenza dalle importazioni di cereali e soia.Dobbiamo lavorare per far fronte all’emergenza degli approvvigionamenti, diversificando le importazioni e lavorando per una maggiore autonomia produttiva interna.

Ribadita l’esigenza di una PAC che aiuti il produttore agricolo a sviluppare la propria azienda, premiando chi lavora, investe, crea occupazione, genera maggiore sicurezza e qualità alimentare.

In questa difficile fase, si chiede all’Europa di intervenire con pragmatismo, senza snaturare l’impianto della Politica Agricola Europea ma prevedendo deroghe temporanee, sostegni per i settori maggiormente colpiti e introduzione tempestiva di aiuti accoppiati straordinari.Terra Viva è un’associazione a forte vocazione Europea, siamo infatti orgogliosi di appartenere all’EFFAT, che per noi rappresenta una grande opportunità di sviluppo per i nostri produttori” ha sottolineato Risso.

Un passaggio significativo quello sulla pesante situazione della filiera lattiero-casearia: “con l’ultimo accordo di filiera, il prezzo alla stalla per il latte risaliva a 41 centesimi al litro che non solo è insufficiente rispetto agli aumenti del costo di produzioni, ma fino a febbraio non è stato nemmeno rispettato. Se la situazione non cambia – ha proseguito Rissorapidamente saranno a rischio 43 mila stalle, in particolare in Lombardia, regione che da sola garantisce il 40% della produzione nazionale. Per questo chiediamo al Ministero dell’Agricoltura di intervenire in maniera strutturale, anche sull’annoso problema delle quote latte.

Tema importante del congresso anche il ricambio generazionale: “Un Paese che crede nel proprio futuro investe sul capitale umano, affronta il problema del ricambio generazionale, attiva misure rivolte a giovani e nuovi imprenditori, favorisce un accesso agevolato al credito, alla terra e ai percorsi di valorizzazione e certificazione di qualità” ha sottolineato Claudio Risso.

In conclusione Claudio Risso ha ricordato che “Terra Viva è consapevole delle sue radici e dell’eredità politica da valorizzare, un cammino lungo 70 anni, da quando Giulio Pastore pose la questione della rappresentanza dei coltivatori agricoli fino a definirla “una splendida anomalia nella CISL. Ritroviamo oggi, nella Fai Cisl, il nostro valore identitario, fondato sulla sinergia di interessi distinti ma non distanti, e siamo convinti che attraverso il governo delle differenze e delle flessibilità si possa conciliare la tutela dei lavoratori e la competitività delle imprese agricole”.

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