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Documento della Cisl Sardegna sulle priorità per la prossima legislatura regionale

Pubblicato il 5 Feb, 2024


Nei giorni scorsi la Segreteria regionale della CISL sarda ha incontrato i 4 candidati alla Presidenza, in vista delle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio. Sono stati quattro incontri di proposta, confronto e approfondimento, nei quali la Segrete- ria ha consegnato un documento articolato su diverse priorità per la prossima legislatura regionale.
All’interno di esse un elemento prioritario è quello delle riforme istituzionali e della revisione dell’organizzazione della Re- gione ed il rilancio della specialità, partendo da un nuovo rapporto con lo Stato e da un nuovo federalismo interno, valoriz- zando, pur nelle diverse funzioni, la pari dignità tra l’Ente Regione e il sistema delle Autonomie locali.
L’idea forza per guidare un nuovo efficace processo di sviluppo e coesione sociale è la partecipazione, ove Regione si apra al contributo delle comunità locali e dei territori, come delle parti sociali in un rapporto di dialogo strutturale e non episodico.
Poi è stata sollecitata l’urgenza di un nuovo piano regionale di sviluppo, con una migliore capacità attuativa, con il poten- ziamento delle infrastrutture materiali e immateriali, dentro una nuova stagione di politiche industriali che devono essere centrali nel processo di sviluppo dell’Isola, che contemperi tutte le nuove sfide e opportunità della transizione, riducendo o eliminando le diseconomie esterne al processo produttivo (energia, trasporti, assetti idrici, servizi), riducendo il carico fisca- le, favorendo una strategia regionale sul credito e sul rapporto con il sistema bancario, a sostegno di famiglie e imprese.
Un discorso ampio e di forte priorità necessita il tema della lotta alle povertà e l’inclusione sociale, doveroso rispetto ai dati ormai angoscianti, considerato che nell’Isola sono intorno alle 130mila le persone in condizioni di grave deprivazione materia- le (come attestato dalla stessa RAS sulla base dei dati ISTAT). La proposta è dunque quella di un piano pluriennale contro le povertà e per la giustizia sociale, che rappresenti un segmento fondamentale di riforma del welfare regionale.
E sono proprio nuove politiche del lavoro che possono accompagnare forme di inclusione e un piano articolato di politiche attive, che includono nuovi investimenti sulla scuola e la formazione professionale, in una filiera della conoscenza. Investire nella scuola significa superare le insidie del nuovo dimensionamento scolastico e quindi non tagliare ma creare valore e con- tenuti per dare maggiore offerta e avanzamento sociale nei territori.
Anche il tema dello spopolamento e del riequilibrio territoriale deve trovare risposte e azioni urgenti e strutturali per argi- nare il fenomeno e garantire un presidio pubblico e di servizi adeguato e moderno.
La salute delle persone e il diritto alla prevenzione e cura è oggi un’altra delle criticità più importanti, e si intreccia, per la dimensione di questo fenomeno, con la questione sociale e la lotta alle povertà. La sanità è davvero il vero differenziale prioritario e strategico che deve impegnare tutta la politica a rafforzare e migliorare tutto il sistema. Aumenta il fenomeno della migrazione sanitaria oltre Tirreno che costa circa 87mln di euro o, ancor peggio, il tasso di rinuncia alle cure (1/3 della popolazione sanitaria). Il diritto alla salute ed ai servizi socio-sanitari efficienti e diffusi nel territorio debbono trovare col- locazione in una nuova stagione di qualità e diffusione di prestazioni sanitarie, all’insegna della medicina territoriale diffu- sa, dei centri di specializzazione e di eccellenza, dei presidi ospedalieri territoriali da potenziare, del diritto alla prevenzio- ne e alla cura di tutte le persone, a partire da quelle più fragili ed anziane.
La CISL sarda ritiene indispensabile quindi, per la prossima legislatura, un’azione di Governo orientata alle priorità sociali presenti ed alla promozione del lavoro ma anche un ruolo attivo e propositivo del Consiglio Regionale di coerente e propul- siva azione legislativa.

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