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Liste d’attesa chilometriche. La FNP Sardegna attiva un percorso di tutela dei pensionati contro i tempi d’attesa superiori a quelli indicati dalla normativa per le visite specialistiche

Pubblicato il 30 Giu, 2023

La FNP ha messo a punto un percorso di tutela che ogni pensionato o cittadino potrà attivare tutte le volte che una visita medica specialistica programmata dal servizio sanitario  regionale supera il tempo massimo di attesa previsto dalla normativa.

Il sindacato dei pensionati Cisl mette a disposizione degli iscritti e di tutti i cittadini interessati un modulo-lettera da inviare al Direttore generale della Asl e al Direttore del Distretto. In questo documento il cittadino chiede:

– che l’erogazione della prestazione avvenga entro i tempi massimi previsti per la classe di priorità della prescrizione in una struttura pubblica o accreditata; 

– – che, qualora non fossero disponibili strutture pubbliche o accreditate, la prestazione venga erogata in regime di Attività Libero-Professionale “Intramoenia”, come indicato nel Decreto Legislativo n.124/1998, Articolo 3, comma 13, senza oneri maggiori per il cittadino.

La Regione non può continuare a ignorare che 1 sardo su 5 rinuncia alle cure perché non è in condizioni di pagare una visita medica privata; che la Sardegna  con il 18% occupa il primo posto nella graduatoria  delle regioni dove i cittadini  sono costretti a rinunciare alle cure mediche a causa dei costi, seguita da Abruzzo (13,8%), Lazio (13,2%) e Molise (13,2%)».

Le condizioni disastrate della  sanità sarda pesano soprattutto sugli anziani:

1)negli ultimi anni, secondo Fondazione Gimbe, la Sardegna ha registrato i punteggi più bassi dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza). 2) La Corte dei Conti lo scorso anno ha segnalato i difetti di programmazione nella sanità sarda manifestati dai ritardi nell’approvazione dei bilanci  e dalle lunghe liste d’attesa. 3) La Regione non è riuscita a spendere i nove milioni di euro messi a disposizione dallo Stato per abbattere le liste d’attesa. 4) Assenza totale di una rete territoriale sanitaria,  come evidenziato quotidianamente dal numero dei centri abitati privi di medici di base e pediatri di libera scelta; dalle molte ore di attesa nei pronto soccorso; da carenze di personale negli ospedali con la chiusura di reparti importanti per la salute dei cittadini.

L’iniziativa della FNP  tende a ripristinare il rispetto dei tempi previsti dal  Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) redatto secondo quanto previsto dal Piano Nazionale dei Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) per il triennio 2019-2021:

Il Medico prescrittore, sia esso di base o specialista, per le prime visite e prime prestazioni strumentali ambulatoriali, deve sempre indicare una delle quattro classi di priorità:

U (urgente)– con attesa massima 72 ore;

B (breve) – con attesa massima 10gg;

D (differibile)– con attesa massima 30gg per le visite e 60gg per gli esami;

P – (programmata) con attesa massima 120gg.

Poiché i tempi massimi di attesa vengono molto spesso superati, la FNP Sardegna ritiene opportuno fornire alle persone interessate uno strumento di difesa, specie in quelle numerose situazioni dove l’assistito non può materialmente permettersi la visita privata.

Con la  richiesta scritta si chiede alla ASL di fornire la prestazione nei tempi massimi stabiliti dalla normativa.

Il sindacato invita pensionati e cittadini a segnalare alle sedi FNP della zona e del territorio particolari situazioni relative al problema delle visite specialistiche

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