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Sardegna. Cento nonni sardi della FNP  all’udienza con papa Francesco. “Una grande emozione e dai lui un appello forte contro le guerre e la solitudine degli anziani”

Pubblicato il 30 Apr, 2024

Anche una delegazione  della Fnp-Cisl Sardegna sabato scorso ha partecipato in Vaticano all’incontro  “La carezza e il sorriso” con Papa Francesco, promosso dalla Fondazione “Età grande. « Nell’aula “Paolo VI “ c’erano oltre 100 persone, in rappresentanza dei pensionati dei nostri otto territori, che hanno ascoltato con commozione – dice  Alberto Farina, segretario generale dei pensionati sardi Cisl – le parole di speranza del Papa,  con l’invito indiretto alle autorità perché creino le condizioni  per non  lasciare soli gli anziani, ma farli vivere in famiglia, in comunità, circondati dall’affetto di tutti. In Sardegna la solitudine è una delle “malattie” croniche più diffuse tra gli over 65, ormai il 25 per cento della popolazione sarda. L’8 per cento dei sardi è potenzialmente solo; sono vedovi/e 118 mila persone. Per questo – aggiunge Farina – come sindacato dobbiamo  adoperarci per far sì che anche nella nostra regione si determinino situazioni di vita  più inclusive, con relazioni  sempre più strette tra nuove e vecchie generazioni. L’emigrazione e la fuga  forzata dei nostri ragazzi alla ricerca  di lavoro  compromette, se non spezza, questa comunione intergenerazionale. Stare vicini, nonni e nipoti, mentre migliora la vita dell’anziano arricchisce di valori trasmissibili quella dei giovani. Per questo motivo l’emergenza occupativa è un problema anche per i pensionati».

Francesco Piras, segretario generale della federazione pensionati di Cagliari: « Presenti anche molti giovani all’incontro. Il Papa li ha invitati ad ascoltare i  nonni, specialmente quando col loro amore e con la loro testimonianza insegnano a coltivare gli affetti più importanti, che non si ottengono con la forza, non appaiono con il successo, ma riempiono la vita. Le testimonianze di alcuni anziani hanno confermato la validità del cohousing contro la solitudine. In Sardegna se ne parla ancora troppo poco». Le politiche per gli anziani e la terza età  nel capoluogo dell’isola acquistano sempre maggiore urgenza  per la situazione anagrafica di Cagliari spostata verso l’alto: età media  50,22 anni (40,40 nel 1995), ma anche per la situazione di potenziale solitudine :   2038 vedovi e  ben 10.205 vedove  e nuclei familiari sempre più piccoli:  in media 1,91 componenti.

«Papa Bergoglio nel suo discorso ha riportato con grande realismo la  condizione degli anziani, a volte tenuti ai margini del contesto familiare e sociale.  Una criticità – dice Cicci Piu, segretario della FNP  del Medio Campidano – che  chiama in causa la  singola persona, ma anche famiglia, scuola e i regolatori della vita sociale».

 « Abbracciamoci! Abbiamo perso la cultura dell’abbraccio.” Penso sia questo  – dichiara  Vannalisa Manca, segretaria generale della FNP Sassari – il messaggio più profondo col quale Papa Francesco ha fatto battere i nostri cuori. In realtà da quanto tempo non ci abbracciamo e non ci baciamo, in casa tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra nonni e nipoti, tra amici. Ecco, il Papa ci ha risvegliato alla cultura dell’amore! E ci ha spinto a una riflessione: ““L’amore ci rende migliori, ci rende più ricchi e ci rende più saggi, ad ogni età” perché “solo stando insieme con amore, non escludendo nessuno, si diventa migliori, più umani!” E poi sulla memoria: “I nonni sono la memoria di un mondo senza memoria”».

« E’ stata la prima volta  che ho partecipato a un evento così importante. Non immaginavo – dice Lorenzo Spiga, segretario generale Fnp Sulcis- Iglesiente  – un’emozione tanto forte nel vedere un uomo così grande  parlare apertamente e senza mezze misure dei problemi  e della condizione degli anziani e del loro ruolo educativo. Lui ha pregato affinché i nonni non vengano lasciati soli, perché

la solitudine è la cosa più brutta che ci può essere nella vita. Le sue parole sono arrivate al cuore di tutti noi. Ha dato importanza al ruolo dei nonni, all’educazione e all’amore che trasmettono ai loro nipoti perché, anche se sono i genitori che li crescono, i nipoti vengono amati dai nonni quasi più dei figli ed è per questo che i nonni hanno un importanza enorme per il loro cammino.

Ho vissuto una grande esperienza e sono felice di aver partecipato a questo evento con le mie gemelline di tre anni e mezzo. Certo mi è dispiaciuto  – aggiunge Spiga, che ha guidato una delegazione sulcitana di 25 anziani – non averle fatte vedere al Papa da vicino, ma la calca era troppa per rischiare, e comunque va bene lo stesso perché sono fiero che mie nipoti abbiano potuto partecipare a questa benedizione».

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