Soprattutto pensionati e lavoratori in attesa di assegni sociali subiscono le conseguenze delle carenze di organico nella sede INPS di Nuoro. Si tratta di persone che non possono fare a meno, per vivere, di ricorrere agli interventi del’Istituto previdenziale, ormai chiaramente impossibilitato a rispondere con la necessaria tempestività ai bisogni degli oltre 50 mila over 65 residenti nei 74 comuni della provincia di Nuoro-Ogliastra. Una situazione che il Consiglio generale della Federazione pensionati Cisl di Nuoro (FNP), riunito questa mattina, considera inaccettabile e lesiva dei diritti delle persone, soprattutto delle categorie fragili.
« Non è possibile che proprio l’INPS, alimentato dai contributi versati ogni mese dai lavoratori, costringa pensionati e categorie deboli ad attese, ritardi e lungaggini che complicano la vita di anziani e ammalati già precarizzati dalla pandemia da coronavirus”, ha detto il Consiglio generale presieduto dal segretario generale regionale FNP, Alberto Farina, dal segretario territoriale Pietro Bassu e dalla segretaria generale Maria Luisa Ariu.
« Questa situazione – dice Farina – evidenzia insensibilità dell’INPS e scarso peso politico delle istituzioni locali e regionali, che non riescono a convincere l’Istituto previdenziale a dotare l’organico della sede non solamente in rapporto al numero degli abitanti del territorio – poco più di 200 mila abitanti – ma anche alle emergenze sociali e ai problemi previdenziali, assistenziali e sanitari che lo caratterizzano».
Le carenze di organico si sono manifestate gravemente nel 2019 quando l’organico territoriale INPS della sede di Nuoro ha cominciato ad assottigliarsi: negli ultimi due anni sono andate in pensione 37 unità lavorative non sostituite. E’ conseguentemente aumentato il carico di lavoro del personale rimasto, accentuato dai nuovi adempimenti legislativi previsti dalle riforme riguardanti reddito e pensioni di cittadinanza, ammortizzatori sociali e altre misure collegate all’emergenza sanitaria. Si stima, nel corso del 2022, una diminuzione dell’organico fino alla soglia critica in cui non sarà garantita la risposta minima all’utenza.
«Il comitato provinciale dell’INPS – aggiunge Alberto Farina – da un anno segnala il problema delle carenze di organico con particolare riferimento alla situazione del gabinetto medico e ad alcuni Uffici periferici, dove l’ulteriore contrazione del personale ne mettono a rischio l’esistenza. Anche il comitato regionale INPS si è pronunciato su questa emergenza. Addirittura è intervenuto il Consiglio regionale con un ordine del giorno sulla salvaguardia delle sedi e degli organici INPS nell’isola. Tutte voci rimaste inascoltate. La nostra federazione chiede alle forze politiche e istituzionali di attivare tutte le iniziative e le proteste contro l’insensibilità dell’INPS verso la Regione e verso i pensionati».