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Sardegna. Manifestazione regionale unitaria dei pensionati sardi, Didonè (Fnp Cisl): “Lavoro, riforma fiscale e perequazione delle pensioni, le nostre tre priorità”

Lavoro, riforma fiscale e perequazione delle pensioni sono le tre priorità che nella piattaforma sindacale, messa a punto da Cgil, Cisl e Uil  per la mobilitazione in corso di svolgimento nei territori, rispondono direttamente alle richiesta delle federazioni dei pensionati.  Emilio Didonè, segretario generale nazionale  della FNP, li ha messi al centro del suo intervento che stamattina ha chiuso la manifestazione regionale unitaria dei pensionati sardi a Sardara (SU) sul tema  “Per una stagione del lavoro e dei diritti”.

“Il messaggio che vogliamo mandare da qui oggi al governo è di sedersi al tavolo col sindacato per realizzare gli interventi necessari per rilanciare questo Paese. La convocazione per domenica 30 aprile di Cgil Cisl e Uil a Palazzo Chigi da parte del presidente Meloni, anche se tardiva, ci auguriamo possa essere utile a fare sintesi, a confrontarsi per cercare i punti d’incontro sulle richieste che abbiamo avanzato. Dobbiamo ripartire dal lavoro – ha dichiarato Emilio Didonè davanti a oltre 200 delegati  – perchè questa è la prima cosa che interessa i pensionati.  Senza lavoro non  solo si penalizzano i giovani e l’intero paese, ma non si pagano neppure le pensioni. Un dato deve far riflettere:  fino a qualche anno fa  si aveva un pensionato ogni 4 lavoratori attivi, oggi  il rapporto si è ridotto a 1 pensionato ogni 1,4 in attività.   Un rapporto che deve essre costantemente monitorato. Inoltre un lavoro povero non può che far conseguire pensioni povere”. 

Seconda priorità la necessità di una riforma fiscale. “Questo Paese – ha proseguito il segretario generale Didonè – deve capire che per i servizi sociali, sanitari e per tutti i servizi di cui la popolazione ha bisogno servono finanziamenti. Non è possibile andare avanti con un’evasione fiscale pari a più di 100 miliardi di euro annui. Bisogna che tutti paghino le tasse, in maniera regolare ed equa”. 

Infine, perequazione delle pensioni. “ Le pensioni non sono il bancomat del Governo. Da 10-15 anni – ha detto Didonè – quando  si ha bisogno di soldi, si ricorre ai pensionati, bloccando i loro assegni o col ricorso a operazioni che ricadono  sui lavoratori in quiescenza. La perequazione è il rinnovo contrattuale dei pensionati, attraverso l’adeguamento degli assegni pensionistici al costo della vita. Il governo Draghi, bisogna riconoscerlo,  aveva riportato le cose alla normalità, prevedendo una perequazione per fasce. Ora è cambiato di nuovo tutto. Così non va bene. Per questo ci batteremo affinchè le pensioni vengano rivalutate pienamente, mettendo fine a questo rischio di impoverimento continuo dei nostri pensionati”.

La manifestazione  è stata aperta dalla relazione del segretario generale Spi Cgil, Marco Grecu, seguita da un partecipato dibattito, coordinato da Rinaldo Mereu (Uilp-Uil).

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