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Sardegna. Risultati manifestazione settore formazione professionale

Pubblicato il 13 Lug, 2023

Ha portato ad un primo risultato la manifestazione organizzata ieri mattina da CGIL-CISL-UIL confederali regionali e di categoria e dalle associazioni delle Agenzie formative ASAF-CESFOP-COREFORM: l’assunzione di un primo impegno da parte dell’Assessora regionale del lavoro, quello di accelerare tutte le procedure amministrative necessarie per l’attuazione dei programmi in tempi rapidi e certi.
Oltre quattrocento lavoratrici e lavoratori della Formazione Professionale si sono ritrovati sotto l’assessorato per protestare contro la mancata spendita dei 730 milioni di euro disponibili. A sostenere la vertenza anche delegazioni di diverse categorie di lavoratori e dei pensionati provenienti da tutti i territori della Sardegna.
Sindacati e Agenzie formative hanno messo in luce lo stato di sofferenza del sistema della formazione e delle politiche attive per il lavoro e richiamato politica e istituzioni regionali a un cambio di passo per garantire l’attuazione di misure indispensabili al rilancio della formazione quale priorità per la crescita e lo sviluppo della Sardegna.
Nel corso dell’incontro con l’Assessora e il Direttore generale sono state fornite risposte sugli avvisi e rassicurazioni sull’avvio dei programmi di formazione e delle politiche attive del lavoro, tra cui il GOL.
Fra gli impegni della Regione anche quello di promuovere il dialogo costante con le rappresentanze dei lavoratori per condividere le priorità e le soluzioni operative da mettere in campo.
CGIL-CISL-UIL confederali regionali e di categoria e le associazioni di rappresentanza delle Agenzie formative accreditate della Sardegna ASAF-CESFOP-COREFORM confermano la disponibilità al confron- to e annunciano sin da ora che vigileranno affinché gli impegni presi portino ai risultati in attesi in tempi certi.
Secondo Sindacati e Agenzie, nell’anno europeo delle competenze occorre che la Regione ponga al centro dei propri obiettivi la transizione economica e sociale verso nuovi modelli di sviluppo improntati alla sostenibilità per valorizzare le risorse umane, le competenze, la coesione sociale: su questi obiettivi occorre che le forze politiche, il Consiglio regionale e l’intero quadro politico e istituzionale assuma un preciso impegno e porti avanti piani e azioni conseguenti.

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