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Toscana. Cisl: Sanità. Preintesa sull’integrativo di Careggi. Importanti miglioramenti dal punto di vista salariale, normativo e della sicurezza, per porre un freno alle aggressioni sempre più frequenti

Pubblicato il 1 Dic, 2023


“È stata sottoscritta la preintesa sul nuovo contratto integrativo aziendale per i dipendenti dell’AOU Careggi. Prevede miglioramenti significativi dal punto di vista economico, degli inquadramenti e della sicurezza sul lavoro, in particolare per arginare il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei lavoratori, purtroppo sempre più frequenti.”L’annuncio arriva dalla Cisl Funzione Pubblica Firenze-Prato, con il segretario aziendale di Careggi Leonardo Martelli e col responsabile territoriale della sanità Massimo Cataldo, che parlano di “un buon risultato, che dà risposte normative ed economiche a coloro che tutti i giorni garantiscono i servizi sanitari pubblici alla cittadinanza.”Previsto per tutti i dipendenti l’adeguamento, entro 4 anni, del DEF (differenziale economico professionale), con un avanzamento economico in base alle qualifiche professionali. Viene inoltre messo in sicurezza, riconoscendolo e stabilizzandolo, l’acconto della produttività. Verranno aumentate l’indennità notturna (da 4 a 4,46 euro), l’indennità pronta disponibilità (da 1,8 a 2,33 euro) ed estese l’indennità per disagio (5 euro per gli infermieri e 1,5 euro per gli OSS a turno per chi lavora nei reparti di medicina) e l’indennità di malattie infettive (5 euro per gli infermieri e 1,5 per gli OSS a turno al laboratorio di Microbiologia e Virologia. Tra maggio e giugno 2024 inoltre verrà erogata una ‘una tantum’ pari al doppio dell’acconto della produttività percepito (tra i 180 e i 200 euro, in media).“Molto importante – aggiungono poi Martelli e Cataldo – il capitolo dedicato alla sicurezza sul lavoro, in particolare per contrastare le aggressioni. L’Azienda si prende l’impegno a riaprire il posto di polizia, all’istallazione di monitor informativi sullo stato di avanzamento dell’iter dei pazienti, ad eliminare gradualmente, nei reparti a maggiore rischio aggressione, i nominativi dalle divise, sostituendoli con codici identificativi e a costituirsi parte civile in eventuali processi. Insomma, i lavoratori non saranno più lasciati soli.”

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