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Toscana. Forestali, sindacati: “A 10 giorni dalla protesta nessuna risposta dal Presidente Giani. 8 ore di sciopero per la giornata del 9 agosto 2023”

Pubblicato il 26 Lug, 2023

“Sono scaduti i 10 giorni entro i quali il Presidente Giani, dopo lo sciopero e il presidio a Piazza Duomo, si era impegnato a riconvocare le Organizzazioni Sindacali per fornire risposte sulle soluzioni per il rinnovo del contratto regionale degli operai forestali e siamo ancora in attesa di segnali concreti. Anci e l’Assessorato alle politiche forestali non pervenuti”. E’ quanto sottolineano FAI-CISL Firenze, FLAI-CGIL Firenze, UILA-UIL Toscana in una nota congiunta annunciando un nuovo sciopero per il 9 agosto prossimo.

“Non possiamo più aspettare, lo stato di agitazione continua e proclamiamo ancora 8 ORE DI SCIOPERO PER LA GIORNATA DEL 9 AGOSTO 2023 CON PRESIDI DAVANTI AD ANCI E SU SPECIFICI TERRITORI CHE SARANNO INDIVIDUATI NEI PROSSIMI GIORNI. Garantiamo comunque la continuità del servizio di antincendio boschivo e le funzioni di protezione civile, esonerando dallo sciopero il numero minimo essenziale di reperibili per ogni Ente. Il rispetto del lavoro passa anche dal rinnovo dei contratti!”

“Tutti i soggetti coinvolti nella gestione di oltre 18 milioni di euro connessi alla delega forestale – si legge nella nota – sembrano non curarsi delle persone che giornalmente tengono viva quella delega e consentono a loro di mantenersi le risorse, metà delle quali peraltro non vengono rendicontate dagli Enti perché la Regione, oltre a non verificare come vengono utilizzate, non li ha mai obbligati a farlo.

L’unica risposta che da mesi sentiamo ripetere a tutti i livelli è che non ci sono soldi per rinnovare il contratto ma forse bisognerebbe che Enti e Regione mostrassero all’opinione pubblica come quei soldi vengono gestiti e quanti sono gli introiti ulteriori derivati in molte Unioni dalla forestazione o utilizzando i forestali come appaltatori dei consorzi di bonifica. Siamo certi che facendo chiarezza sull’utilizzo dei fondi si potrebbe recuperare le risorse economiche per aumentare i salari degli operai, se la Regione volesse svolgere il proprio ruolo d’indirizzo e controllo in quanto titolare della delega forestale.

130€ è la richiesta di aumento salariale a parametro medio, oltre all’incremento delle indennità legate ai lavori particolarmente nocivi e disagiati (antincendio, attrezzi vibranti, bonifica delle aree percorse dal fuoco, lavoro in acqua e neve, ecc.). È una richiesta giusta, congrua e dignitosa per chi ogni giorno si prende cura del nostro territorio, combatte e previene gli eventi disastrosi.
Chiediamo ad Anci che negozia per conto degli Enti di rinnovare subito il contratto e di vedersela poi con la Regione per come e dove trovare le risorse”- concludono le tre federazioni.

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