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Toscana. Sanità, FP CISL Firenze Prato: “Un malato da curare col brodino!”

Pubblicato il 4 Gen, 2024

Che la sanità Toscana avesse dei seri problemi questo è ormai palese e sotto gli occhi di tutti, che i problemi fossero causati da una gestione poco oculata e ancor meno lungimirante, dopo l’annata trascorsa, aggrava -secondo la CISL Funzione Pubblica Firenze Prato- lo stato di salute di chi dovendo occuparsi di curare, deve a sua volta essere curato.

Facendo una riflessione sullo stato dell’arte nei territori di competenza della CISL FP FI-PO, salta all’occhio come negli ultimi mesi sempre più professionisti della salute abbiano deciso di abbandonare il pubblico impiego per dirottarsi verso altre proposte lavorative, anche in settori diversi dalla sanità.

-Questa situazione sta provocando un ingolfamento delle strutture dovute proprio ad una maggior esigenza di personale rapportata ad un aumento di richiesta da parte della popolazione residente nei territori della Toscana Centro -a pronunciarsi è Massimo Cataldo, Segretario della Funzione Pubblica della CISL Firenze Prato con delega alla sanità-
basti pensare che sotto le festività natalizie, tra covid e picco influenzale, alcune strutture ospedaliere hanno rischiato di implodere, con i pronto soccorso costretti a stipare i pazienti fino a che non si liberavano i posti letto nelle barelle, questo è accaduto a Empoli, a Prato e anche in alcuni dei presidi delle aree Fiorentine e Pistoiesi.

Nei reparti non è che la cosa migliori, abbiamo notizie -continua Cataldo- che quei presidi che, per mancanza di personale, avevano chiuso alcuni posti letto sotto le festività natalizie, visto gli afflussi, si vedono costretti alla riapertura.
Con quale personale? -si domandano dalla CISL-.

Come se non bastasse, ieri, ci sono stati presentati dalla ASL Toscana Centro i dati relativi al PTFP (Piano Triennale di Fabbisogno di Personale) e i dati sono preoccupanti, si parla di tagli per quasi 300 lavoratori da effettuare entro i prossimi tre anni, questo conferme la volontà di voler continuare a praticare tagli sulla Sanità Pubblica della Toscana, al momento non abbiamo ancora contezza sulle ricadute sui vari territori e ne sulle professioni (questa operazione pare non fare sconti a nessuno, coinvolgendo infermieri, ostetriche, oss, personale tecnico sanitario, amministrativo e la dirigenza, sia medica che delle altre professioni) per un risparmio economico di circa 14 milioni di euro nel triennio, se questo è l’orientamento, la nostra preoccupazione è anche per le altre Aziende del nostro territorio, tra cui Meyer e Careggi in primis.

Ci domandiamo -prosegue il segretario della cisl fp- se veramente ci sia la volontà di fermare tutto questo. Nel 2023 tra le esternalizzazioni praticate verso il privato ci risultano aver generato un incremento di spesa, soldi che, se investiti nelle assunzioni, avrebbero potuto portare una boccata di ossigeno nelle strutture, sia assistenziali che territoriali, sempre nel 2023 la ASL Toscana Centro , giustamente, ha deciso di investire sul territorio, dando risposte all’utenza per cercare di evitare l’intasamento nelle strutture di degenza, i progetti ci possono anche convincere ma, per come stanno andando le cose, ci convince meno la loro attuazione.

Anche sotto il profilo motivazionale il 2023 non ha convinto molto il Sindacato, le continue aggressioni e la mancanza da un lato di una strategia seria per debellarle e dall’altro di una tutela vera e seria che pensi al lavoratore anziché all’immagine delle aziende, ha portato la CISL FP Firenze Prato alla apertura di un proprio sportello anti aggressioni, con la disponibilità del patrocinio legale, cosa che -da sempre- riteniamo debba essere prerogativa delle aziende e non del singolo operatore.

Anche l’aspetto incentivante non è stato da meno, non solo l’aumento dell’irpef (praticato dalla Regione Toscana) ha provocato, come era prevedibile, un forte malumore, ma anche il mancato pagamento in un’unica soluzione, nella mensilità di Dicembre, dell’anticipo dell’indennità dovuta alla mancanza del rinnovo del contratto -ormai scaduto dal 2021, è stato motivo di forti malumori da parte del personale della sanità e se a questo ci aggiungiamo che contestualmente il Direttore della Sanità Toscana si è visto incrementare, proprio a partire dal mese di Dicembre, lo stipendio, siamo curiosi -conclude il segretario CISL- di capire come si può curare un malato solamente usando come medicine un pò di brodo e una coperta corta??? siamo convinti che il 2024 sarà un anno molto caldo.

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