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Veneto. Dolomitibus. Cisl e Fit Cisl Belluno Treviso: “L’accordo è un primo significativo risultato sottoscritto anche da chi oggi lo rinnega”

“Nessuna uscita entusiastica ma la soddisfazione di aver portato a casa un primo significativo risultato per fermare l’emorragia di personale, per creare le condizioni perché rientri chi se n’è andato e per calendarizzare incontri serrati per affrontare tutti i nodi aziendali ancora da sciogliere a partire dagli orari di lavoro”. Lo sottolineano Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso e Stefano Bergamin, vicesegretario della Fit Cisl Belluno Treviso in una nota congiunta che così prosegue: “Certo non si risolvono i problemi di anni di lassismo dall’oggi al domani, ma con la consapevolezza che una goccia al giorno crea un mare grande. Vorremmo capire perché tanta acredine da parte di Cgil e Uil per un risultato importante, un accordo che tra l’altro è stato sottoscritto anche dall’RSA della Filt Cgil che poi però definisce quello stesso accordo un ‘palliativo’ utile a comprare un caffè e una brioche.
Se il malato grave non si inizia a curarlo a partire da alleviare i dolori con un’aspirina si rischia di farlo morire; e se muore non rimane nulla neppure a chi – come la Cisl – crede ancora che si possa salvare il trasporto pubblico locale proprio partendo da 6 euro in più al giorno per di più utili anche a maturare contributi pensionistici.
Purtroppo i problemi di Dolomitibus sono solo la punta di un iceberg che rischia di travolgere tutti i servizi pubblici se non si creeranno condizioni di attrattività del territorio e di freno allo spopolamento. Noi pensiamo che I lavoratori di Dolomitibus con 6/8 euro al giorno anziché caffè e brioche potranno comprare un chilo di pane e aiutare la propria famiglia svolgendo un servizio indispensabile per anziani, studenti e lavoratori”.

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