Veneto. Fai Cisl e Flai Cgil: “Welfare, premio di produzione e assunzioni dirette per i lavoratori di Eurovo”

Pubblicato il 19 Dic, 2023

L’impegno dell’azienda ad internalizzare tutti i lavoratori delle tre cooperative di servizi in appalto, un premio di risultato in vigore dal 2024 e misure di welfare aziendale già in vigore. È questo l’accordo raggiunto con la dirigenza di Eurovo da Flai Cgil e Fai Cisl provinciali e approvato dall’assemblea dei lavoratori il 30 novembre scorso. Le novità sono state illustrate questa mattina nella sede Cisl di via Tre Martiri dai segretari generali della Fai Cisl Padova Rovigo Gilberto Baratto e della Flai Cgil di Rovigo Mauro Baldi e dall’operatrice della Fai Roberta Bononi. «Un anno e mezzo fa abbiamo avviato un dialogo con l’azienda, con l’obiettivo di ottenere l’assunzione diretta dei 170 lavoratori che nel 2022 facevano riferimento a tre cooperative di servizi e che attualmente con un passaggio diretto operano in staff leasing presso la società di somministrazione Manpower – ha riferito Baratto – e da allora il nostro interesse è stato rivolto a raggiungere accordi vantaggiosi per tutti i lavoratori coinvolti e non fare demagogia come hanno fatto altri sindacati. L’accordo raggiunto lo scorso novembre prevede l’internalizzazione di tutti i lavoratori nell’arco di cinque anni e il passaggio dal contratto della logistica a quello dell’industria alimentare. Il primo risultato lo abbiamo raggiunto con il passaggio dei 170 lavoratori che si occupano della fase finale della produzione, dalle cooperative alla società di intermediazione, con un contratto a tempo indeterminato. Abbiamo raggiunto anche obiettivi di welfare aziendale per il 2023 e 2024, con buoni spesa erogati a giugno e buoni carburante da dicembre di quest’anno e abbiamo iniziato a parlare di un vero e proprio premio di produzione, definito con l’ultimo accordo».
I lavoratori impiegati nello stabilimento di Occhiobello, il più grande dell’azienda, sono circa 400, compresi quelli dipendenti di Manpower. Eurovo è tra le prime aziende in Europa per la commercializzazione di uova e derivati. «E se così è, il merito è soprattutto di chi ci lavora – ha sottolineato Mauro Baldi – Quando siamo stati interpellati da Confindustria, lo scorso anno, era perché l’azienda voleva chiudere i rapporti con le tre cooperative che gestivano alcuni servizi nello stabilimento. Il rischio era che, scaduto l’appalto, queste persone perdessero il lavoro. Il nostro obiettivo era farle assumere direttamente da Eurovo come dipendenti diretti, con il contratto dell’industria alimentare, già applicato a tutti gli altri dipendenti di Eurovo e ora anche da Manpower. Un altro impegno assunto dall’azienda è che tutti i lavoratori, anche dopo l’assunzione diretta, continueranno a lavorare nello stabilimento di Occhiobello. Abbiamo inoltre definito un sistema premiante che sarà applicato con scadenze già stabilite. C’è anche l’impegno a proseguire il dialogo per rendere strutturale il premio di produzione, con parametri oggettivi e verificabili per reparto e per valutare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori all’interno dell’azienda al fine di migliorare la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro».

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