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Veneto. La Cisl Padova Rovigo punta su formazione, contrattazione, partecipazione, welfare

Pubblicato il 20 Set, 2023

Formazione, contrattazione, partecipazione, welfare. Sono questele parole d’ordine della Cisl Padova Rovigo per affrontare i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Gli strumenti del nuovo corso sono stati illustrati stamattina all’hotel Crowne Plaza, dove si è riunito il Consiglio generale del sindacato, alla presenza della segretaria confederale della Cisl nazionale Daniela Fumarola. 

Dopo il saluto del vicepresidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo, che ha ringraziato la Cisl Padova Rovigo per essere «un interlocutore costruttivo e partecipativo per affrontare le sfide che ci aspettano», è intervenuta la segretaria territoriale Francesca Pizzo, che prima di illustrare le priorità del futuro assetto del sindacato, ne ha descritto la situazione attuale. Le informazioni raccolte, il numero degli iscritti e la loro distribuzione tra le diverse categorie, hanno permesso anche di individuare quali potrebbero essere le tendenze del futuro in vista dei cambiamenti del sistema produttivo, soprattutto per la logistica, il manifatturiero e la transizione energetica, e dell’andamento demografico della popolazione. Geograficamente, gli iscritti si concentrano nei Comuni capoluogo e in quelli dove esiste una presenza fisica del sindacato. 

L’impegno della Cisl Padova Rovigo si concentrerà su alcuni elementi fondamentali: la flessibilità del mercato, l’invecchiamento della popolazione e la crescente precarietà, che pone nuove esigenze in termini di tutela, orientamento, formazione contrattazione di secondo livello e welfare aziendale. Particolare attenzione sarà dedicata alla prossimità: «Il tema della presa in carico e dell’essere vicini alle persone è un fattore fondamentale – ha detto Pizzo – Larelazione ha ancora un valore importante, talvolta più della competenza è un fattore fondamentale Ciò significa prossimità fisica, ma anche ascolto attivo e quindi propositività nell’innovazione di servizi e capacità di renderli sinergici, integrativi e sussidiari».

Sarà creato uno sportello dedicato a vecchie e nuove fragilitàche si occuperà di disabilità, supporto psicologico, contenziosi civili, per dare un punto di riferimento a cui rivolgersi nei momenti di difficoltà. Sarà ampliato lo sportello Servizi al Lavoro e potenziate le buone relazioni con gli enti formativi del territorio. Fattori chiave del cambiamento si confermano il welfare aziendale e la contrattazione di secondo livello, uno strumento necessario per una presa in carico del lavoratore e per fare dello sviluppo tecnologico l’occasione per elevare la qualità del lavoro senza abbassare i livelli di tutela, di prospettive, di qualificazione professionale.

«La mia speranza – ha detto il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin – è che sia la Cisl a dettare l’agenda per il futuro. Dobbiamo partire dalla nostra cultura sindacalee portare i nostri valori al di fuori, andando oltre la nostra quotidianità. Fondamentale la formazione sindacale, sia per prepararci ad affrontare le sfide che ci presenta questo tempo, sia per aumentare la nostra conoscenza, anche attraverso momenti confederali per confrontarci ed essere più performanti. Il minimo comune denominatore è la contrattazione, sia nelle aziende che nei Comuni con la contrattazione sociale. Dobbiamo andare oltre gli schemi ai quali siamo abituati da anni, anche su welfare e bilateralità. E’ la società che ce lo chiede. Dobbiamo guardarci dentro e tornare ad umanizzare la persona. Solo se vediamo davanti a noi una persona e non un numero o un utente, il nostro fare sindacato acquista significato. La raccolta di firme è importante anche come opportunità per tornare tra la gente. Dobbiamo riprendere il senso di militanza. Sarà l’amore per la nostra organizzazione che ci impedisce di agire come burocrati, per il bene dei nostri iscritti e di tutta la società. 

Al termine degli interventi, la segretaria organizzativa nazionale Daniela Fumarola ha concluso l’incontro: «Quello che ho colto maggiormente è stata la volontà di umanizzare la persona. E’ quello che ci fa vedere noi stessi nella persona che incontriamo. Un tema fondamentale è quello della formazione. Contrattare nei luoghi di lavoro vuol dire dare risposte a livello sartoriale. La contrattazione sociale significa dare risposte a tutti quelli che abitano in quel contesto sociale. In futuro saremo chiamati e leggere i nuovi bisogni, per adeguare i nostri servizi e la nostra offerta. Per valorizzare il lavoro dei giovani, delle donne e dei lavoratori stranieri dobbiamocreare uno spazio per loro innanzitutto nella nostra organizzazione. Questo possiamo farlo attraverso la militanza, mettendoci al servizio degli altri in base ai valori ai quali ci ispiriamo. Dobbiamoimprimere unaccelerazione sul tema della sicurezza sul lavorochiedendo più controlli e quindi più personale, formazione, sanzioni penali e prevenzione. Continuiamo a batterci contro gli appalti al massimo ribasso e le esternalizzazioni predatorie. Vogliamo un tavolo strutturale sull’inflazione per difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni. In tema di pensioni, va archiviata la legge Fornero per una previdenza più inclusiva. Continueremo a perseguire la strada del confronto con il governo, perché solo attraverso il confronto potremo ottenere dei benefici per le persone che rappresentiamo».

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