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Veneto. Partecipazione dei lavoratori e sviluppo sostenibile, le priorità della Cisl Padova Rovigo

Pubblicato il 27 Giu, 2023

«Il nostro obiettivo è sempre quello di mettere la persona al centro. E il modo più diretto per farlo è la partecipazione. La crisi climatica, l’aumento dei prezzi e la conseguente perdita di potere d’acquisto dei salari devono farci riflettere su un diverso modello di governance economica». Lo ha detto il segretario della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin al Consiglio generale dell’Unione sindacale territoriale svoltosi oggi a villa Selmi di Polesella. Nel suo intervento, Scavazzin ha messo l’accento sul tema della sostenibilità, ricordando che «tutta l’area della pianura padana è soggetta a dissesto idrogeologico, soprattutto per l’uso indiscriminato del territorio. Secondo il rapporto Ispra 2022, il Veneto è la seconda regionale italiana per percentuale di consumo di suolo, pari a 11,9, rispetto a una media italiana del 7,9. E Padova è la città più cementificata del Veneto. Servono maggior coordinamento e investimenti per valorizzare il ruolo dei Consorzi di bonifica nella gestione e manutenzione ordinaria di canali e bisogna ripensare le infrastrutture urbane ed extraurbane». Il tema è emerso con drammatica evidenza con l’alluvione in Emilia Romagna. «Secondo l’autorità di bacino del Po – ha aggiunto il segretario – oltre il 16% degli argini del grande fiume rimane a rischio idraulico e che nel Delta si tocca addirittura il 50%».
Presentando l’avvio della raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, Scavazzin ha sottolineato che si tratta di «un forte sostegno alla contrattazione che parte dal basso e si attua attraverso relazioni industriali positive per favorire la crescita, i salari, la produttività, la formazione e l’innovazione. E’ questo l’elemento che può ridare dignità al lavoro attraverso le tutele per garantire la flessibilità richiesta soprattutto dai giovani e dalle donne, con un’organizzazione del lavoro più democratica e sostenibile». La raccolta di firme a sostegno della proposta di legge prenderà il via a Rovigo martedì 4 luglio e a Padova sabato 8.
Il segretario Generale della Cisl del Veneto Gianfranco Refosco ha ripreso il tema della sostenibilità, ricordando che «l’agenda 2030 dell’Onu considera la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Se la sostenibilità ambientale viene perseguita senza salvaguardare quella sociale ed economica si rischia uno squilibrio nello sviluppo del territorio. Servono investimenti pubblici e privati per mettere in sicurezza il lavoro e il territorio». Parlando della partecipazione, Refosco ha messo in luce come «la scelta di impegnarci su questo tema può segnare davvero un cambiamento nel nostro sistema economico, per arginare lo strapotere del mercato sulla vita delle persone» e ha citato un’indagine Gallup, secondo la quale la percentuale di lavoratori che nel mondo dicono di essere coinvolti nel loro lavoro è il 33%. I due terzi quindi hanno un atteggiamento o di indifferenza o di ostilità. In Europa questa percentuale scende al 23% e in Italia al 5%. «La scelta di puntare sulla partecipazione va nella direzione di un cambiamento culturale, per una cultura del lavoro che mette al centro il ruolo di ciascuno di noi nel proprio lavoro».
Il segretario confederale della Cisl Giorgio Graziani ha concluso il Consiglio generale soffermandosi su questo tema e ricordando che Giulio Pastore volle inserirlo nello Statuto approvato dal primo Congresso confederale. «Ci dobbiamo mobilitare dentro un percorso che arriva dopo più di 70 anni dall’obiettivo iniziale. Dobbiamo fare un salto di qualità nelle relazioni industriali e sindacali, che hanno bisogno di una visione e di una prospettiva. E’ il coraggio che ci ha contraddistinto quando abbiamo assunto posizioni scomode, come quando ci siamo schierati per primi per il vaccino e per la pace giusta in Ucraina. Siamo di fronte a un cambiamento epocale geopolitico che va al di là di quel conflitto. Si stanno decidendo gli equilibri del futuro. Se lasciamo al mercato le decisioni, ci troveremo al centro delle scelte altrui». Parlando del confronto con il governo, Graziani ha rivendicato «la capacità di contrattare per portare a casa dei risultati. La partita sul sistema assistenziale e previdenziale per noi è fondamentale. Abbiamo chiesto la capacità di mettere mano a tutte le nostre tematiche. Ma lo possiamo fare se stiamo a un tavolo. Vogliamo che la politica ci aiuti a chiudere i contratti pubblici e privati e vogliamo trovare il modo di aumentare i redditi dentro una riforma fiscale che assicuri la progressività». Sulla partecipazione, «vogliamo andare nelle aziende a spiegare alle persone che stiamo lavorando per loro. Partecipare significa contare di più e noi vogliamo contare di più».

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