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Lazio. Sindacati: “No alla chiusura delle Domus romane di Palazzo Valentini : dipendenti nell’incertezza e la Capitale priva di un sito di grande rilievo”

Pubblicato il 10 Lug, 2020

Roma, 10 luglio 2020. “Abbiamo inviato all’amministrazione Capitolina e alla società Civita Mostre e Musei Spa una richiesta di incontro urgente per fare il punto sulla situazione di grave stallo riguardante le Domus Romane di Palazzo Valentini, ancora ad oggi chiuse e senza che vi sia un piano di rientro per accogliere lavoratrici, lavoratori e visitatori in sicurezza.
I dipendenti addetti alla biglietteria, bookshop e alla visita all’area archeologica, sono sospesi nell’incertezza e nella preoccupazione e la città perde la fruizione di un Sito archeologico straordinario, fiore all’occhiello della moderna divulgazione archeologica”.
E’quanto si legge in una nota di Livia Astolfi e Carlo Bravi, della Filcams-CGIL Roma e Lazio e della Fisascat-CISL di Roma Capitale e Rieti, in cui si aggiunge che “la società riferisce di non poter riaprire a causa dell’incompatibilità dell’impianto di condizionamento con le nuove disposizioni sanitarie ed aggiunge che previste i lavori dovrebbero essere effettuati dal committente, ossia Città Metropolitana.
“Chiediamo con forza e senza ulteriori rimandi che venga organizzato un tavolo congiunto con committenza e concessionario perché si trovi una soluzione, è inaccettabile che un sito di questa rilevanza rimanga chiuso per una diatriba sui lavori di adeguamento, mettendo in serio pericolo i livelli occupazionali di lavoratori già provati da mesi di difficoltà economiche.
In una città come Roma, che ha nel patrimonio artistico la sua vera ricchezza, questi luoghi dovrebbero essere valorizzati e non lasciati a se stessi ed il settore del turismo culturale chiede con forza una vera programmazione a medio e lungo termine”.

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