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Lazio. Sindacati: “Piano sociale inefficace. Urge confronto”

Pubblicato il 15 Giu, 2020

Roma, 15 giugno 2020. “Cgil Cisl e Uil di Roma ribadiscono la loro contrarietà al Piano sociale cittadino così come articolato dall’assessora alle politiche sociali: rimarcano l’assenza di una discussione che tenga conto delle proposte delle OO.SS. che da tempo sollecitano un incontro senza ottenere alcuna risposta. Ribadiscono con forza la necessità ormai improcrastinabile di un confronto costruttivo con l’amministrazione capitolina che non può continuare a percorrere la strada della chiusura e dell’autoreferenzialità”. Così, in una nota, Cgil Roma e Lazio, Cisl Roma Capitale Rieti, Uil Lazio.

“Abbiamo richiesto un incontro con tutti i capigruppo dei partiti di maggioranza ed opposizione, come abbiamo chiesto alla V Commissione capitolina dove si discuterà l’approvazione del Piano di essere convocati in quella occasione. Il Piano sociale è l’architrave sul quale si configureranno i servizi sociali nei prossimi anni a Roma e determinerà come gli stessi saranno adattati al servizio dei cittadini più fragili. Il Piano Sociale presentava già limiti di analisi anche prima dell’emergenza Covid-19, ora l’emergenza sanitaria che sta determinando nuove povertà lo rende superato in molti punti, e impone a tutti i soggetti di rappresentanza di questa città una riflessione profonda per una rapida rimodulazione da realizzare attraverso un nuovo e urgente regolamento organizzativo dei servizi sociali con particolare attenzione agli anziani, ai disabili, ai minori e alle famiglie.
E’ necessario ripensare le modalità di lavoro degli operatori sociali e una conseguente rimodulazione degli interventi dentro una cornice che ritrovi il protagonismo della direzione pubblica e il forte e sistematico coinvolgimento e collaborazione delle forze sociali , il mondo del Terzo settore e del volontariato. Il tempo non è una variabile indipendente quando incide sulla vita delle persone. Siamo entrati in una fase difficile dove nessuno è in grado di sapere con esattezza quale sarà l’evoluzione dell’emergenza, l’unica certezza la danno oggi alcuni numeri della crisi circa 125.000 lavoratori in Cassa in deroga, 296.000 potenziali beneficiari di FIS, 220.000 i richiedenti il bonus 600 euro, 50.00 richiedenti il Bonus affitti, circa 7.000 senza fissa dimora e ci risultano 160.000 domande richiedenti buoni spesa di cui 93.000 accettate. Per questo restiamo convinti che il Piano sociale cittadino se non aggiornato non risponderà alle esigenze delle persone verso le quali è rivolto: è un piano che guarda al passato e non al presente ed al futuro delle persone, ed è per questo che abbiamo attualizzato le nostre richieste integrando le 13 proposte già inviate con una quattordicesima che tiene conto dell’emergenza Covid-19 e che spinge lo sguardo al futuro della città. Siamo altrettanto determinati, se l’atteggiamento di chiusura dell’assessorato al sociale continuerà, a promuovere tutte le iniziative di mobilitazione necessarie, insieme a chi in questo momento sta’ drammaticamente subendo la crisi sociale e valoriale di questa città”.

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