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Lombardia. Previdenza complementare, la Fist Cisl lombarda a confronto con oltre 150 delegati e operatori Fiscascat e Felsa Cisl

Roma, 14 dicembre 2018 – Prosegue in Lombardia il ciclo dei seminari sul ruolo della previdenza complementare promossi dalla Fist, la federazione dei sindacati del terziario della Cisl. Oltre 150 quadri, delegati ed operatori Fisascat Cisl e Felsa Cisl hanno preso parte a Sesto San Giovanni alla sessione formativa organizzata dalla Fist Cisl Lombardia. 

L’assise, nell’approfondire scopi e finalità del secondo pilastro previdenziale, ha acceso i riflettori sull’esperienza del fondo Fon.Te., il fondo negoziale di riferimento dei lavoratori del terziario, turismo e servizi dagli anni ‘90 e del lavoro somministrato dal 2015, ripercorrendone scopi e finalità e modalità operative di adesione. In esame anche i dati di adesione ai fondi negoziali diffusi nei giorni scorsi dall’assemblea annuale di Assofondipensione, l’associazione costituita nel 2003 da Confindustria, Confcommercio, Confservizi, Confcooperative, Legacoop, Agci, e dai sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, secondo cui con tre milioni di iscritti e oltre 50 miliardi di patrimonio, i fondi pensione negoziali sono pronti ad assumere un ruolo determinante nel potenziamento del secondo pilastro previdenziale, ampliandone la funzione nel sistema di welfare e nel settore del risparmio privato orientando gli investimenti verso l’economia reale e lo sviluppo delle infrastrutture del nostro Paese.
Tra i relatori alla kermesse il segretario confederale Cisl Ignazio Ganga, il segretario generale della Usr Cisl Lombardia Ugo Duci, il consulente del lavoro Enzo De Fusco, il direttore vicario del Coordinamento metropolitano Inps Milano metropoli Filippo Pagano, il direttore di Cadiprof Luca De Gregorio, Fausto Moreno già direttore del fondo negoziale Fon.Te. oggi componente del Cda, il segretario generale della Felsa Cisl Mattia Pirulli, il segretario generale della Felsa Cisl Lombardia Daniel Zanda oltre al segretario nazionale della Fisascat Cisl Fabrizio Ferrari, al segretario generale della Fist Cisl Lombardia Diego Lorenzi e al segretario generale nazionale della Fist Cisl Pierangelo Raineri.
“Nella Legge di Bilancio 2019 non sono previsti interventi strutturali a favore della previdenza complementare, nonostante le richieste delle associazioni di rappresentanza, delle parti sociali e della stessa Autorità di Vigilanza Covip» ha stigmatizzato Raineri intervenendo ai lavori, aggiungendo che «quando si parla di pensioni occorre affrontare il tema dell’adesione al secondo pilastro, da rendere obbligatoria per garantire una copertura previdenziale dignitosa soprattutto tra le giovani generazioni, che più degli altri pagheranno la contrazione dei sistemi di welfare pubblici». Il sindacalista ha sottolineato in particolare il ruolo dell’Inas, il patronato della Cisl, nella diffusione della cultura previdenziale, anticipando i contenuti del protocollo congiunto che verrà sottoscritto nelle prossime settimane. Le federazioni di seconda affiliazione Fisascat Cisl e Felsa, rinnoveranno l’impegno nella divulgazione dei servizi di informazione e di consulenza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e di promozione in materia previdenziale e di assistenza e sicurezza sociale. «Temi su cui occorrerà implementare i servizi a disposizione dei cittadini – ha sottolineato Raineri – anche rilanciano le opportunità fornite dalla contrattazione e dai sistemi bilaterali nel terziario privato a cominciare dalla previdenza complementare fino ai validi strumenti di welfare in materia di assistenza sanitaria integrativa”.

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