Puglia. Il 22 dicembre scioperano i dipendenti delle Aziende commerciali aderenti alla Distribuzione Cooperativa ed alla Federdistribuzione

Bari, 20 dicembre 2017. Fisascat Cisl – Filcams Cgil – Uiltucs Uil  hanno indetto per il prossimo 22 dicembre uno sciopero dei inlavoratori e delle lavoratorici delle Aziende commerciali aderenti alla Distribuzione Cooperativa ed alla Federdistribuzione  per riconquistare l’applicazione di un CCNL che ridia loro dignità. Per  la stessa mattinata di venerdì 22 i sindacati pugliesi hanno programmato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 circa due distinti sit in  a Bari presso Iper Ikea e Coop, contestualmente a Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, presso le rispettive Prefetture. “In Puglia sono oltre diecimila i lavoratori senza contratto, peraltro costretti a lavorare anche la domenica e le festività – dichiara Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat Cisl Puglia – e mai come in questo caso assumono valore di richiamo magisteriale le parole di Papa Francesco, ovvero che il riposo domenicale fa vivere da figli e non da schiavi.”

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti da imprese della Distribuzione Cooperativa sottoscritto nel lontano 2011 è  infatti scaduto dal 31 dicembre 2013, dunque sono ben quattro gli anni trascorsi senza che i trattamenti retributivi delle lavoratrici e dei lavoratori del settore abbiano ottenuto incrementi. Gli stessi dipendenti, nel medesimo periodo, pur contribuendo all’affermazione ed ai successi commerciali delle proprie imprese, non hanno potuto contare sui legittimi e sacrosanti aumenti salariali che, viceversa, i loro colleghi dipendenti da imprese aderenti a Confcommercio ed a Confesercenti hanno ricevuto. Inoltre, sono ormai quattro anni che le lavoratrici ed i lavoratori della Grande Distribuzione aderente a Federdistribuzione non si vedono applicare un CCNL e non hanno aumenti contrattuali in busta paga, come invece sta accadendo ai loro colleghi dipendenti dalle imprese del commercio della distribuzione e del terziario aderenti ad altre associazioni del settore. Alle lavoratrici ed ai lavoratori della distribuzione moderna organizzata viene applicato un Contratto Nazionale ormai scaduto ed a nulla, purtroppo, sono valsi i tentativi verso la suddetta Associazione nazionale, perché sia sanata la situazione e sia dato finalmente un contratto di riferimento alla categoria. Premesso che la distribuzione moderna organizzata è un settore importante e nevralgico per la crescita economica dell’intero Paese, a giudizio della Fisascat Cisl nazionale tale comparto va consolidato e valorizzato, non relegato ad un ruolo marginale ed anacronistico con relazioni sindacali inesistenti e con la sistematica negazione dei basilari diritti ad avere un compenso dignitoso ed a contare su un clima partecipativo e di corresponsabilità nelle scelte che solo il CCNL può garantire ai dipendenti. 

 

 

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