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Sardegna. Gli uffici delle motorizzazioni di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano sono alla paralisi per mancanza di personale

18 luglio 2016. Spending review e legge di stabilità hanno fatto nuove vittime. Ma questa volta non solo si tagliano le spese e si blocca il turn over, ma si colpisce l’attività di piccole aziende quasi tutte a conduzione familiare, quindi i la-voratori. Gli uffici delle motorizzazioni di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano sono alla paralisi per mancanza di personale. Solo a Cagliari negli ultimi 7 anni sono andati in pensione 15 impiegati mai sostituiti. Nella motorizzazione di Sassari e Nuoro si è quasi al deserto con l’impossibilità da parte degli impiegati rimasti di svolgere tutta la mole di lavoro ricaduta su poche per-sone, quindi con l’inevitabile allungamento dei tempi burocratici. Per le immatricolazioni in “ conto terzi” ormai occorrono 6 mesi; per le revisioni 13 mesi , per gli esami per le patenti di guida quasi 6 mesi. Tutto questo significa la paralisi per quanti hanno bisogno della documen-tazione di settore, ma vuol dire anche blocco delle attività per le piccole imprese operanti nei trasporti e concreto rischio di licenziamenti, per ridu-zione di personale”, per gli addetti ai lavori. Le autoscuole, per poter effettuare gli esami di guida ai loro allievi , devo-no far venire gli esaminatori da altre regioni, accollandosi le spese di sog-giorno degli esperti disponibili. Quelli sardi sono troppo pochi per rispon-dere a tutte le richieste. La Regione non può stare alla finestra. La soluzione è non solo tecnica, ma anche politica. Il governo nazionale sta smontando pezzo dopo pezzo la sua organizzazione nell’isola, privando i cittadini di servizi fondamentali: scuo-le, sicurezza, trasporti, socioassistenziale. La Regione o acquisisce al più presto poteri e risorse per sostituire lo “stato in fuga” oppure deve aprire una vertenza con il Governo nazionale. Chi sta peggio di tutti sono i citta-dini sempre più abbandonati dalle istituzioni.

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