Sardegna. Matta (Cisl): “Un commissario regionale per far partire i cantieri Anas Sardegna”

Cagliari 2 Luglio 2019. Occorre far ripartire subito tutti i cantieri ANAS attualmente sospesi. Quello sulla SS 125 a Tortolì, quello sulla SS 131 a Nuraminis, il lotto 4 della Sassari – Alghero, i lotti 1 e 3 della SS 195. Da mesi il Sindacato dei lavoratori edili sollecita un  cambio di passo da parte dell’Anas Sardegna e dell’Anas in genere. I lavoratori hanno dato vita a diverse iniziative di mobilitazione. L’ ultima, in ordine di tempo tenutasi ad Abbasanta lo scorso 25 Giugno. “Dopo un anno di rinvii – dice il segretario generale Filca Cisl Sardegna, Giovanni Matta – non è più ammissibile che i cantieri citati non vengano riaperti ed in tal senso come Filca esprimiamo il nostro apprezzamento per le azioni che l’Assessorato Regionale dei LL.PP. vuol mettere in campo nell’intento di sbloccare la situazione. Il commissariamento da affidare alla struttura tecnica della Regione ci sembra il minimo. Non solo per questi cantieri ovviamente. L’Anas è il più grande “produttore di lavoro” per il settore delle costruzioni e dispone di una dotazione finanziaria di tutto rispetto; circa 2 miliardi e 400 milioni”. Se queste risorse – tutte dovute alla Sardegna – venissero cantierate contribuirebbero ad abbattere il divario infrastrutturale che riguarda la nostra Regione e, soprattutto, ristorare la fame di lavoro che interessa una larga fascia di popolazione sarda. L’elenco dei cantieri da aprire ex novo è decisamente interessante. Oltre le opere citate, con i soldi stanziati e le opere ormai affidabili, quindi  con i progetti esecutivi pronti,  vi sono  3 lotti sulla 131 per la messa in sicurezza e il superamento degli incroci a raso nella tratta Paulilatino e sino a Sassari, un lotto sulla SS 125 a nord di Tertenia; gli interventi di adeguamento sulla SS 554; il ponte di Sant’Antioco l’adeguamento della Giba – Sant’Anna Arresi. Un pacchetto di opere che vale 800 milioni, necessarie alla Sardegna e ai Sardi, i cui cantieri si sarebbero già dovuti vedere in esercizio. Un anno fa a Roma l’ANAS garantiva che così sarebbe stato. Dopo un anno nulla di fatto, per questo il commissario non solo è necessario ma è ormai indispensabile.