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Toscana. Al Congresso della Fim Cisl regionale è stato riconfermato Alessandro Beccastrini come Segretario generale

Firenze, 18 aprile 2017. Alessandro Beccastrini è stato confermato alla guida della Fim Toscana, al termine del Congresso regionale del sindacato metalmeccanici della Cisl, svoltosi oggi al Centro studi nazionale di via della Piazzola, a Firenze. Valdarnese di San Giovanni, 50 anni, sposato e padre di due figli, Beccastrini ha iniziato a lavorare a 18 anni in un panificio del Valdarno, prima di passare in un’azienda metalmeccanica. Ha lavorato dall’84 al ’91 per la Matec di Scandicci, diventando delegato aziendale Fim e poi, dal ’92 al ’98, per la Sime Telefonia di Firenze, prima di impegnarsi a tempo pieno nel sindacato. Nel 2001 è entrato nella Segreteria fiorentina della Fim, diventandone Segretario generale nel 2009. Dal luglio 2015 guida anche la Fim Toscana, carica confermata oggi. In segreteria con lui sono stati eletti anche il livornese Fausto Fagioli e il senese Giuseppe Cesarano. Nella sua relazione Beccastrini ha parlato delle difficoltà del settore metalmeccanico che in Toscana “ha perso dal 2009 al 2014 quasi il 3% sulla competitività delle imprese” e ha fatto registrare “un picco negativo sull’occupazione di 11.700 occupati persi in 5 anni”, ma anche segnalato che poi “c’è stata un’inversione di tendenza, con il ritorno agli investimenti prettamente industriali” e con il riaffacciarsi in regione di investitori dall’esterno. Tra le novità positive Beccastrini ha citato “il positivo esito del passaggio da Ansaldo Breda a Hitachi”, a Pistoia e “la cessione tra Power One e ABB su Arezzo, oltre alla definizione dei nuovi asset per il Gruppo Bassilichi”. “In Toscana restano aperte vertenze importanti – ha aggiunto – la più eclatante è certamente quella della Aferpi di Piombino, per cui ci attendiamo risposte decisive dall’incontro di domani al Mise.” “L’era digitale applicata a tutti i tipi di industria – ha aggiunto Beccastrini – ci spinge verso la quarta rivoluzione industriale. Volenti o nolenti ne faremo parte: dobbiamo solo scegliere se subirla oppure trovare gli strumenti utili per ‘parteciparla’.” “Oggi – ha concluso Beccastrini – per poter affrontare tutte le sfide che si trova di fronte, il sindacato ha bisogno di rinnovarsi e fare scelte che rigenerino la linfa dell’organizzazione, pur mantenendo i propri valori e la propria identità. In Toscana la Fim continuerà a far sentire ai lavoratori metalmeccanici che esiste un sindacato che cammina di pari passo col progresso e che non ha paura di far scelte coraggiose per il bene del lavoro e delle persone che rappresenta.”

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