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Toscana. Confermato Boccastrini alla Fim Cisl di Firenze-Prato

Firenze, 7 febbraio 2017. Alessandro Beccastrini è stato confermato segretario generale della Fim di Firenze e Prato, al termine del Congresso territoriale del sindacato metalmeccanici Cisl, svoltosi ieri e oggi al Centro studi nazionale di via della Piazzola, a Firenze. Valdarnese di San Giovanni, 50 anni, sposato e padre di due figli, Beccastrini ha iniziato a lavorare a 18 anni in un panificio del Valdarno, prima di passare in un’azienda metalmeccanica. Ha lavorato dall’84 al ’91 per la Matec di Scandicci, diventando delegato aziendale Fim e poi, dal ’92 al ’98, per la Sime Telefonia di Firenze, prima di impegnarsi a tempo pieno nel sindacato. Nel 2001 è entrato nella Segreteria fiorentina della Fim, diventandone Segretario generale nel 2009. Dal luglio 2015 guida anche la Fim Toscana. Appassionato di calcio, ha giocato nella Faellese allenata dall’attuale tecnico del Napoli Maurizio Sarri. In segreteria confermati anche Flavia Capilli e Rosario Tarallo. “E’ stato un congresso – ha detto Beccastrini – centrato sui giovani e sull’ascolto degli iscritti. Su questi due temi e sulla formazione dei quadri e dei delegati si concentrerà l’impegno della Fim di Firenze e Prato per i prossimi anni, per dare ancora più protagonismo alle prime linee e ai luoghi di lavoro. La Fim non deve essere una burocrazia sindacale che decide per i lavoratori, ma lavoratori che si fanno sindacato, associandosi e organizzandosi per migliorare la propria condizione di lavoro.” “In concreto – ha aggiunto Beccastrini – ci impegneremo per dare futuro a un settore che, tra Firenze e Prato, ha perso quasi tremila posti di lavoro dal 2009 ad oggi e che ancora ha diverse vertenze aperte, da Targetti a Bekaert, mentre si stanno aprendo numerosi fronti di crisi nell’indotto GE-Nuovo Pignone. Per affrontare queste difficoltà e uscire finalmente dalla crisi non servono le barricate e lo scontro, ma un patto –vero, trasparente e sincero da ambo le parti- con le imprese e le associazioni datoriali, che sollecitiamo a uscire dal guscio e fare la loro parte.”

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