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Toscana. Infrastrutture, Cisl: Non possono diventare terreno di scontro perfino dentro i partiti. Serve un’alleanza delle forze sociali favorevoli a infrastrutture e sviluppo: chi ci sta si faccia avanti

Pubblicato il 2 Ott, 2018

Firenze 2 ottobre 2018 – “Lo sviluppo e le infrastrutture della Toscana non possono diventare terreno di scontro perfino all’interno dei partiti, dopo esserlo stato per anni, in modo nefasto, tra i partiti. Così si uccide il futuro della nostra regione !”A lanciare il grido d’allarme sulle infrastrutture, che sembrano tornare in alto mare anche quando parevano ormai decise, come nel caso della nuova pista dell’aeroporto di Firenze, è il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza. Che lancia anche un appello: “C’è bisogno di un impegno comune di tutte le parti sociali e di quanti hanno a cuore lo sviluppo e il futuro della nostra Regione, per portare a compimento opere che sono ormai irrinunciabili.”
“Le scelte del governo – dice Cerza – appaiono ancora nebulose, ma pare evidente un taglio di risorse per Firenze e la Toscana, da Peretola al tunnel Tav, dall’agenzia per la sicurezza ferroviaria agli stanziamenti per le periferie. Se accanto a questo si innescano sulle infrastrutture guerre interne ai partiti, anche in quelli finora favorevoli, si rischia davvero di non fare niente. Le discussioni su quale campanile toscano avvantaggiare, la costa o l’interno, Firenze o Pisa, sono davvero fuori dal tempo. Dobbiamo costruire un sistema toscano, sugli aeroporti come sulle altre grandi infrastrutture e sugli asset che possono dare competitività al nostro territorio. La competizione nel mondo ha dimensioni continentali e noi vogliamo continuare a dividerci tra città ?”
“Per questo – conclude Cerza – anche in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera e delle regionali del 2020, sentiamo forte l’esigenza di chiedere ancora una volta una grande alleanza tra tutte le parti sociali, tra tutte le forze della società che hanno a cuore il futuro, tra chi rappresenta lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, professionisti, aziende: dobbiamo dire a una voce, in piena autonomia dai partiti e pensando solo alle esigenze dei toscani, che le infrastrutture attese da decenni dalla nostra economia vanno fatte e vanno fatte subito. Lo sviluppo non ha colore, né partito, non è di destra né di sinistra, è dei toscani. Chi ci sta si faccia avanti.”

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