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Toscana. Personale sanitario allo stremo delle forze.

Firenze, 14 marzo 2020 – Questo è quanto le categorie di CGIL e CISL che operano all’interno del sistema sanitario delle province di Firenze, Prato e Pistoia chiedono a gran voce.

La situazione nei nostri ospedali rischia a breve di non essere più gestibile; dall’inizio dell’emergenza Coronavirus stiamo ricevendo quotidianamente centinaia di telefonate da parte dei lavoratori preoccupati per la situazione, soprattutto a causa della forte carenza dei dispositivi di protezione individuale.

Al personale è stato distribuito materiale in quantità non ancora sufficiente, con l’indicazione di farselo durare il più possibile. In queste ultime ore abbiamo appreso che circolano tra i lavoratori delle fake news che insisterebbero sul riciclo, previo lavaggio, delle mascherine monouso; come organizzazioni sindacali stigmatizziamo qualunque utilizzo o suggerimento di uso improprio dei DPI. Questi sono solo alcuni esempi di come gli operatori della sanità sono costretti ad operare.

Come organizzazioni sindacali, chiediamo di aumentare, nel più breve tempo possibile, le forniture dei dispositivi protezione individuali, consegnandoli a partire dagli operatori che lavorano in costante esposizione di rischio. I lavoratori – proseguono i rappresentanti di CGIL e CISL – ne hanno diritto per la propria salvaguardia e per quella delle proprie famiglie e il sistema di tutela lo richiede per l’intera collettività.

Riteniamo che a questo punto non rimanga altro che applicare lo smart working ai lavoratori amministrativi, l’applicazione di paratie agli operatori di front office e la chiusura, almeno fino all’arrivo di idonei e sufficienti DPI, di tutti quei servizi non essenziali all’interno dei presidi ambulatoriali e territoriali di cui non si ravvede la necessità di apertura per affrontare l’emergenza COVID-19, consentendo in questo modo la fornitura di sufficiente materiale ai servizi più a rischio.

E su questa linea, come sindacati, ci siamo mossi con apposite richieste inviate alla varie Direzioni generali, come pure hanno fatto le nostre segreterie regionali su tutto il territorio toscano.

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