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Crisi. Sbarra: “Necessaria una strategia nazionale contro la tempesta perfetta che sta attaccando l’economia del paese”

Pubblicato il 23 Set, 2022

“Abbiamo apprezzato gli ultimi 3 decreti, sono misure che vanno nella giusta direzione ma ci sembrano largamente insufficienti rispetto alla tempesta perfetta che si sta avvicinando che porterà alla chiusura di imprese e la perdita, stimiamo, di 1 milione di posti di lavoro. L’emergenza va affrontata da un lato con un forte impegno dell’Europa che deve deliberare un tetto massimo del prezzo del gas, liberare risorse per un recovery energia, tassare i profitti delle grandi multinazionale e finanziare un piano per sostenere lavoro, famiglie, pensionati”. Lo ha dichiarato Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, ai microfoni di Tgcom24 ribadendo l’allarme alla luce dei dati sull’inflazione e sull’aumento dei prezzi energetici. “A questo sforzo dell’Europa -ha proseguito Sbarra- deve corrispondere anche una strategia nazionale. Come ad esempio azzerare l’iva sui beni di grande consumo, alzare l’Isee per far usufruire alle famiglie degli sconti in bolletta. Combinare una strategia che tenga insieme una dimensione europea e una nazionale. In ogni caso pensiamo che uno scostamento di bilancio possa essere l’extrema ratio per evitare la chiusura delle aziende, anche se vanno usate prioritariamente altre strade, per esempio un allargamento della tassazione degli extra-profitti”.

Per il Segretario della Cisl “Il lavoro non arriva per decreto, il lavoro riparte se riusciamo a fare più crescita e rimettere in moto una dinamica positiva sul rilancio di investimenti pubblici e privati. Bisogna collegare un forte potente investimento sulle politica attive, sulla formazione, sulla crescita delle competenze”.

Altra grande priorità, la previdenza è “da affrontare subito nel confronto con il nuovo governo, dobbiamo arrivare entro dicembre a un’intesa per cambiare e modificare la Legge Fornero ed evitare questo odioso scalone di 5 anni che si ripresenta dal 1 gennaio. Arrivare a un accordo con il nuovo governo per restituire al sistema pensionistico profili di equità, flessibilità, stabilità delle regole, di sostenibilità sociale”.

Ed infine iIl PNRR. Per Sbarra è “un errore rinegoziare il contenuti del PNRR, piccole modifiche, armonizzazioni, possono determinarsi nel quadro del regolamento sul Next Generation Eu. Il tema vero è accelerare la fase di attuazione del Pnrr, spendere e spendere bene, centrare questo obiettivo che abbiamo da qui a dicembre – ha proseguito – dobbiamo realizzare 55 obiettivi per portare a casa la seconda rata semestrale del piano. Bisogna accelerare e assicurare una governance partecipata anche delle parti sociali. Abbiamo presentato una agenda sociale, una road map, consegnata a tutte le forze politiche, sollecitando una fase di confronto finalizzato a governare l’emergenza e poi bisogna costruire in medio lungo periodo un progetto paese a cominciare dalla prossima finanziaria che faccia leva sulla crescita, sugli investimenti pubblici e privati, condizione necessaria per rilanciare il lavoro. Il lavoro deve essere messo al centro”.

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