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Guerre. Fumarola: “Non c’è pace senza giustizia  e dignità delle persone. Il 15 novembre Assemblea nazionale a Roma all’Auditorium Massimo”

Pubblicato il 7 Nov, 2025



“La nostra Maratona per la Pace , che culminerà nel grande evento a Roma di sabato 15 novembre, non è stata in queste settimane solo una serie di iniziative simboliche: è stato un percorso per ricostruire un tessuto civile e culturale dove il rispetto, il dialogo, la partecipazione, la solidarietà tornino al centro dell’azione istituzionale, sociale e culturale”. Lo ha detto la Segretaria Generale della CISL, Daniela Fumarola, concludendo oggi a Roma, presso la sede dell’ISPRA, l’iniziativa su “Violenza di genere e Culture di guerra. La ricerca come via per la pace”, promossa dalla FIR CISL nell’ambito della Maratona per la Pace, la campagna della Cisl  che avra’ il suo momento clou sabato mattina 15 novembre all’Auditorium Massimo dell’Eur. “Noi crediamo nella pace come scelta sindacale e sociale, non solo come valore ideale. La pace è giustizia sociale, parità di diritti, sviluppo sostenibile. È partecipazione. Non c’è pace senza dignità delle persone, senza sicurezza, senza libertà di vivere e di lavorare senza paura. Perché la pace non è un concetto lontano, che ci si può limitare a declamare. È un percorso quotidiano, fatto di relazioni giuste, di libertà condivise, di dignità riconosciute. È un obiettivo concreto, da difendere, da affermare, da conquistare”, ha aggiunto Fumarola “Viviamo in un tempo duro e complesso, in cui la guerra è tornata a bussare con forza alle porte dell’Europa e del mondo. L’Ucraina, impegnata in una strenua resistenza, in una lotta per la libertà e la democrazia che va sostenuta fino in fondo, contro l’aggressione imperialista della Russia di Putin. Il Medio Oriente, il conflitto israelo-palestinese, un fragile accordo tra Israele e Hamas che è un segnale di speranza verso l’obiettivo, ancora tanto lontano, di “due popoli, due Stati”. Ma anche tante guerre troppo spesso dimenticate: Nigeria, Sudan del Sud, in Birmania. Guerre che non si contano più solo per i territori che devastano, ma per le vite che spezzano, le coscienze che induriscono, i diritti che regrediscono. La pace non si ottiene con i proclami, con parole anche nobili ma astratte. La pace si costruisce con le scelte quotidiane, con il dialogo, le relazioni positive nei luoghi di lavoro, con la lotta contro ogni forma di discriminazione, con la tutela della dignità di ogni persona”, ha sottolineato la numero uno Cisl.