“L’Europa ha necessità di recuperare il gap di innovazione. L’approccio sull’AI non deve essere solo regolativo, è necessario prevedere un rapporto con il mondo del lavoro per evitare il rischio di profilazione dei lavoratori”. Così il segretario confederale Cisl, Mattia Pirulli intervenuto stamani al dibattito sui rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale con il quale si è aperta la seconda giornata del 21° Congresso della Fisascat Cisl Nazionale in corso a San Vincenzo (LI) fino al 30 maggio. “Necessario – sottolinea Pirulli – intervenire attraverso la concertazione e la contrattazione su formazione professionale, Salute e Sicurezza, Organizzazione del lavoro, privacy, per assicurare un utilizzo corretto dell’AI in grado di prevenire il rischio. La contrattazione e il dialogo sociale sono strumenti agili per adattare il lavoro alle nuove tecnologie. Per la Cisl la strategia è puntare alla centralità della persona con tutele universali ma specifiche per le diverse tipologie di lavoratori del sistema produttivo. Lo statuto della persona è strategico per governare il cambiamento. Occorre ragionare sulla qualità della formazione, sulla redistribuzione della produttività, attraverso il ricorso alla contrattazione aziendale soprattutto nei settori del Terziario Di Mercato, commercio turismo e servizi, dove l’approccio umano resta insostituibile”.
Intelligenza artificiale. Pirulli: “L’approccio non deve essere solo regolativo, è necessario prevedere un rapporto con il mondo del lavoro per evitare il rischio di profilazione dei lavoratori”
