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Pnrr. Ganga: “Cabina di Regia momento importante di confronto con il Governo”

Pubblicato il 27 Set, 2023

“La Cabina di Regia sul PNRR chiusasi con il sindacato nella tarda serata di ieri, per la CISL, è stata un momento importante di confronto con il Governo”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga. “Se da un lato apprezziamo l’intenzione di dare continuità alla nuova modalità di gestione della governance che ci vede tra i protagonisti della Cabina di Regia e che deve essere ulteriormente rafforzata- sottolinea Ganga- dall’ altro lato abbiamo colto questa opportunità di interlocuzione diretta per ribadire le nostre considerazioni sulle proposte di modifica al PNRR che il Governo ha presentato alla Commissione Europea. Per la CISL è prioritario, per un’attuazione piena e coerente del PNRR nei tempi stabiliti realizzare gli investimenti previsti per innalzare gli indicatori di crescita del Paese.  Abbiamo ribadito che per realizzare gli obiettivi del PNRR sarà prioritario intervenire per superare gli squilibri del mercato del lavoro, ed in particolare il mismatch tra domanda e offerta di competenze, il reperimento di professionalità qualificate per servizi sanitari e sociali, innovazione tecnologica, transizione digitale, e settore delle costruzioni. Abbiamo poi sottolineato che bisogna procedere alla stabilizzazione professionale del personale assunto a tempo determinato, a livello centrale e a livello territoriale, ed attivare specifici programmi di formazione e di aggiornamento professionale per implementare e finalizzare competenze già acquisite e per crearne delle nuove, potenziando in particolare le Amministrazioni Locali, che attuano di più del 53% dei progetti e a cui spettano il 47% delle risorse ripartite. Importante in tal senso la previsione di 2.200 assunzioni da destinare al rafforzamento delle amministrazioni meridionali e del dipartimento delle politiche della coesione previste nel recente “Decreto Sud”. Altrettanto decisivo per la CISL è fronteggiare il problema dell’aumento del costo dell’energia e dei prezzi delle materie prime, che ha determinato un’impennata media del 10 % dei costi degli appalti per la realizzazione delle opere e risolvere le difficoltà amministrative e gestionali, causa di ritardi, per evitare che si ripresentino nelle successive rendicontazioni obbligatorie, determinando complicazioni maggiori e il rischio della perdita dei finanziamenti da restituire se non utilizzati. Sul delicato tema delle misure rimodulate per un valore complessivo di 19,2 mld, abbiamo sottolineato la necessità di individuare immediatamente le nuove linee di finanziamento allo scopo di non derubricare gli investimenti originariamente previsti ad iniziare a quelli su temi di particolare rilevanza come la  gestione del rischio di alluvione e la prevenzione del rischio idro/geologico; le infrastrutture materiali e i trasporti, soprattutto nel Mezzogiorno; le infrastrutture sociali, quali istruzione, sanità e inclusione. In particolare per gli interventi che si intende demandare a fonti di finanziamento rientranti nell’ambito della programmazione comunitaria e nazionale la CISL ha chiesto certezza delle risorse e dei tempi di realizzazione. Per il Sud è poi necessario mantenere l’impegno originario della clausola del 40% delle risorse allocabili territorialmente garantire le percentuali di competenza per l’Area in capo al Fondo sviluppo e coesione secondo le indicazioni del recente decreto in materia di politiche di coesione e per il rilancio nelle aree del Mezzogiorno”. “Sul capitolo RepowerEU abbiamo insistito soprattutto sulla necessaria riqualificazione accelerata della forza lavoro, grazie all’acquisizione di competenze verdi e delle relative competenze digitali, dando seguito agli impegni assunti in materia di infrastrutture energetiche”, conclude Ganga.

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