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Povertà. Cuccello: “Il 25,4% della popolazione è a rischio di povertà. Rdc sia un aiuto a quanti possono accedere al mercato del lavoro”

Pubblicato il 17 Ott, 2022

“L’allarme lanciato oggi dalla Caritas sul grave livello di poverta’ raggiunto nel nostro paese, conferma l’allarme lanciato dall’ISTAT sul fatto che il 25,4% della popolazione è a rischio di povertà ed esclusione sociale, un dato che si mantiene negli ultimi anni su un livello assai elevato rispetto alla media europea. Poco meno di una persona su dieci vive addirittura in condizioni di povertà assoluta e continuano ad aumentare le famiglie numerose e con minori in tali condizioni. Elementi che testimoniano la forte difficoltà attraversata nel corso del periodo pandemico dalle famiglie che si trovano più in basso nella scala reddituale che sicuramente hanno potuto in parte beneficiare del Reddito di cittadinanza, che ha contribuito a sostenerle e ad impedire che la crescita della povertà assumesse un profilo socialmente insostenibile”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello.


“Questa misura tuttavia necessita di modifiche migliorative se, come ci ricorda Caritas, non riesce a raggiungere una parte significativa dei poveri assoluti. Necessita di essere tarata in maniera più efficace e in particolare di essere di aiuto e non di freno per coloro che possono accedere al mercato del lavoro, organicamente agli altri ammortizzatori sociali e all’interno di un più vasto programma di politiche attive del lavoro. Fermo restando che queste ultime possono operare efficacemente solo se vi sarà un rilancio dell’economia, anche attraverso un’adeguata politica
industriale che sfrutti al meglio le nuove risorse provenienti dall’Europa, in un contesto nel quale la crisi energetica rischia di mettere a dura prova la tenuta dell’intero nostro sistema produttivo. Senza un sufficiente rilancio della crescita economica, da perseguursi anche attraverso la leva fiscale, non sarà infatti possibile sottrarre in maniera efficace e duratura una buona parte delle famiglie dalla morsa della povertà”.

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