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Superbonus. Sbarra: “Migliorare la norma sul superbonus, durante il percorso di conversione in Legge. Il 24 marzo iniziativa Cisl – Filca”

Pubblicato il 3 Mar, 2023

“Governo e Parlamento si adoperino per cambiare e migliorare la norma sul superbonus, durante il percorso di conversione in Legge”. Lo ha detto a Roma il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a margine della cerimonia per i 125 anni dell’Inps.

“Occorre trovare soluzioni per disincagliare i crediti fiscali di quanti hanno regolarmente effettuato i lavori, spingendo sull’acquisto da parte di banche e altri attori economici. Vanno messi in campo nuovi strumenti di compensazione e valutato un più forte protagonismo di Cassa depositi e prestiti e Sace, per superare un’emergenza che rischia di innescare effetti disastrosi sui livelli occupazionali e sull’intera filiera dell’edilizia e delle costruzioni, con decine di migliaia di posti di lavoro e migliaia di aziende in pericolo. I bonus edilizi sono stati e restano strumenti importanti per la ripartenza dell’economia e del lavoro e vanno collegati in modo strutturale alle fasce di reddito più deboli e classi energetiche più basse, con particolare riguardo all’edilizia popolare. Per tali ragioni la Cisl e la Filca hanno organizzato una iniziativa seminariale per il 24 Marzo a Roma per ragionare insieme ad altri interlocutori sociali e istituzionali sui contenuti dei possibili cambiamenti del provvedimento”.

Il leader della Cisl ha parlato anche della proposta di settimana corta: “È una sfida che va raccolta senza demagogie e nel solco della contrattazione. L’obiettivo è elevare e redistribuire quote di produttività trasformandole in riduzione di orario a parità di salario. Dobbiamo capitalizzare le possibilità delle nuove tecnologie e di una organizzazione del lavoro più flessibile e partecipata, connettendo il tempo libero e programmi di formazione perpetua. Serve un patto triangolare tra sindacato, imprese e governo che stimoli gli investimenti in tecnologia e gli accordi contrattuali di secondo livello anche attraverso adeguati sostegno fiscali. Partiamo con la sperimentazione su base volontaria, costruendo un accordo quadro su 100 aziende medie e grandi”.

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