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Agroalimentare. Fumarola al Congresso della Fai Cisl: “Contro caporalato ed ogni forma di sfruttamento serve maggiore impegno comune. Dare piena attuazione a legge 199 ed orientare risorse Pnrr su progetti per inclusione immigrati”

Contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro serve un impegno comune, una strategia che veda uniti e dalla stessa parte sindacati, imprese e istituzioni. Bisogna dare piena attuazione alla Legge 199 del 2016 e saper orientare le risorse del Pnrr su progetti che prosciughino lo stagno dove si abbevera il bisogno di centinaia di migliaia di donne e uomini, tra cui tantissimi immigrati”. Lo ha detto oggi a Bologna la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola intervenendo al Congresso nazionale della Fai Cisl, la federazione dell’agroalimentare. “Occorre più prevenzione, sorveglianza sanitaria, reti istituzionali e sussidiarie di accoglienza e inclusione che diano ai tanti lavoratori immigrati che vivono nel nostro Paese alloggi, formazione, consapevolezza dei propri diritti”, ha aggiunto Fumarola.
“Come per l’energia, l’Europa e l’Italia devono puntare a un’autosufficienza alimentare che non è né autarchia, né protezionismo, ma ridefinizione di politiche produttive e commerciali capaci di renderci meno dipendenti da catene di fornitura, che attraversano stati illiberali, rispondendo a standard  etici. Uno su tutti: la valorizzazione del lavoro di chi in questi ambiti, protegge la terra e tiene intatta la coesione nazionale e comunitaria” ha ribadito la numero uno della Cisl ringraziando la Fai Cisl “per il lavoro che svolge in campi così complessi e sfidanti, avanguardia di innovazione contrattuale e bilaterale, capace di mettere in campo tanti progetti per la qualificazione delle filiere agricole, per un’industria alimentare capace di generare alto valore aggiunto, per settori ambientali e forestali che siano insieme produttivi e protettivi, e battendosi contro il caporalato, lo sfruttamento, il lavoro nero e grigio, i ghetti. Piaghe che, come ci ricorda la tragedia di Satnam Singh, sono purtroppo ancora ben lontane dall’essere curate”.

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