“Grazie a tutta la comunità della Cisl Piemonte per il grande lavoro che porta avanti ogni giorno e per quello svolto in questi anni, al fianco di lavoratori, pensionati, giovani, donne, famiglie, immigrati che sanno di trovare nella Cisl un presidio solido di tutela e rappresentanza, un sostegno concreto per le tante fragilità sociali ed economiche”. Così la segretaria generale Cisl Daniela Fumarola al centro congressi del Lingotto a Torino intervenuta alla seconda giornata di lavori del 14º congresso della Usr Cisl Piemonte.
“Nessuno può negare che l’epicentro della crisi che ha colpito questa regione sia nel settore auto e nel suo indotto per responsabilità delle politiche europee e la miopia dei grandi colossi del settore” -ha sottolineato la leader della Cisl aggiungendo che “a pagare tutto questo non possono essere i lavoratori. Paghi chi, pur sapendo di doverlo fare, non ha investito in innovazione e ricerca. Quello che i cinesi hanno fatto quando le nostre aziende ancora pensavano di poter competere a livello mondiale, delocalizzando e abbattendo il costo del lavoro”.
“L’intervento pubblico serve – ha poi osservato – ma deve essere volto a governare e sostenere il cambiamento, non a frenarlo. Abbiamo bisogno di piani per la riconversione e la reindustrializzazione delle aree dismesse, sostenendo i processi di transizione e tenendo sempre come riferimento la centralità e la salvaguardia delle persone che lavorano. Significa assicurare le risorse necessarie per gli ammortizzatori sociali destinati a gestire le crisi. Ed occorrono investimenti poderosi sulla formazione professionale e il rafforzamento delle competenze perché non c’è sviluppo senza occupazione ed un pieno accesso al mercato del lavoro dei giovani e delle donne. Un tema cruciale per affrontare anche l’inverno demografico che ha ricadute pesanti non solo sul sistema produttivo, ma sulla tenuta del sistema di welfare, sanitario, dell’assistenza”.
“Dobbiamo impegnarci in una seria politica per l’accoglienza e l’inclusione dei lavoratori migranti senza i quali, intere filiere produttive, penso a tutto l’agroalimentare, che è un’eccellenza di questa regione, andrebbero in crisi. E’ necessario lavorare all’idea e alla pratica di un’integrazione sostenibile, in grado di tenere insieme solidarietà e sicurezza, inclusione e legalità, accoglienza e interesse comune. Un compito che spetta anche al sindacato in sede bilaterale, contrattuale e di rappresentanza”.
Crisi Industria. Fumarola al Congresso della Usr Cisl Piemonte: “Per le responsabilità delle politiche europee e la miopia dei grandi colossi del settore auto non possono pagare i lavoratori”
